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FELICE DI ESSER GAY

Non è così difficile, parola di un lettore che esorta all’ottimismo. Finalmente: perchè per parlare di diritti gay bisogna prima essere contenti di se stessi. Buon Gay Pride, buon 28 giugno!

Cara Iena,

questa è la storia di un ragazzo di 21 anni ormai, che non la vede poi così nera la faccenda…

Insomma si sente un sacco di gente lamentarsi della chiusura mentale dell’Italia, della xenofobia diffusa e di molte discriminazioni. Questo è vero, lo so, ma vi rendete conto che fino a quasi un anno fa ero terrorizzato da quello che si diceva!? Poi quasi per caso ho conosciuto amici, mi sono dato un sacco da fare (ma veramente tanto) per creare un gruppo di amici tutti miei con i quali scoprire che essere gay al giorno d’oggi non è poi così difficile come si pensa! Sono del tutto dichiarato, pure con i miei genitori, da un mese o poco più. Stanno lavorando duro per farsene una ragione (nonostante in un primo momento si fosse parlato di psicologo, ma che ci volete fare… hanno quasi sempre vissuto in paesi piccoli). Giro con i miei amici, bacio (o meglio baciavo… sigh) il mio ragazzo in pubblico nella città nella quale frequento l’università (Trieste) e a parte una o due signore con gli occhi fuori dalle orbite, non mi è mai successo nulla!!! ^_^

Che dire, siamo ancora anni luce dalla accettazione da parte di alcune fazioni della società, ma cerchiamo di non essere poi così tanto negativi!

Questo è sopratutto rivolto a tutti quei ragazzi + o – giovani che ancora preferiscono non conoscere nessuno a meno che non abiti a 20km da casa sua, a quelli che dalla chat non si muovono mai, a quelli che criticano i gay davanti agli amici e poi sotto sotto… ***autoCENSURA***!

Ciao a tutti by Lele (se qualcuno mi conosce dal nick in chat sono IceSkunk o IceWind a seconda dell’umore!)

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Carissimo Lele, grazie per aver scritto proprio a me! sono felice che un ragazzo della tua età abbia preso carta e penna (più appropriato dire mouse e tastiera…) per dire la sua, soprattutto in questi giorni, vicino al 28 giugno, giorno riconosciuto in tutto il mondo come Gay Pride day (giorno dell’orgoglio omosessuale). Lasciamo perdere se sia giusto o meno fare il Gay Pride. Ne abbiamo già parlato. Parliamo invece della tua visione positiva della situazione. Badate bene: "visione positiva" ma con la consapevolezza che ancora tanta strada dobbiamo fare. La cosa bella di Lele è che "si è dato un sacco da fare"! Perché è quello che serve in questa situazione, e non solo in questa. Qui parliamo di gay e diritti, ma in realtà in qualunque situazione in cui si vuol essere accettati per quello che si è, in qualunque contesto in cui si cerca parità di trattamento con gli altri. Bisogna essere proprio noi a fare il primo (il secondo, il terzo…) passo! Non ci si può ( e non si deve) aspettare niente dagli altri. Non è giusto. Perché mai dovremmo pretendere il coraggio, la consapevolezza, la sensibilità, l’intelligenza che manca a noi negli altri?

Poi certo, se arriva contemporaneamente anche dagli altri, meglio. Ma dobbiamo essere noi a muoversi per primi. E non è necessario fare guerre, rivoluzioni, proclami (almeno non sempre…) A volte basta fare come a fatto Lele: parlare. Farsi conoscere per quello che si è, così, semplicemente con i nostri pregi e i nostri difetti. Le nostre insicurezze e le nostre certezze. A volte la paura ci fa sembrare tutto così impossibile, così irraggiungibile, Poi magari, parlando, solamente parlando sinceramente con una persona, ci si rende conto che i nostri timori erano infondati. Non bisogna mai mettersi in condizione di essere colpiti. Mai! se non ci amiamo noi per primi, come cazzo pretendiamo che chi ci circonda possa amarci?! Ripeto: la sincerità, la verità vincono sempre!! So benissimo che non è cosi facile per tutti come la sto dipingendo io o come l’ha raccontata Lele.

Ma anche Lele ha raccontato che all’inizio ha avuto i suoi bei problemi. Ma si è mosso, si è dato da fare, non si è pianto addosso!!! E non necessariamente dovete baciare il vostro ragazzo (o la vostra ragazza) per la strada per sentirvi di più gay o lesbiche, L’importante è che non vi facciate prendere per il culo, che non abbassiate la testa in tutte le situazioni!! Non è necessario essere eroi sappiatelo, basta poco, anche un gesto, una parola detta al momento giusto.

Grazie ancora Lele, la tua lettera fa ben sperare. Voglio tramite questa lettera, augurare a tutti buon Gay Pride 2002, una buona giornata dell’orgoglio! Meno orgogliosi, se mi permettete, dovrebbero sentirsi tutti quei gay che hanno votato Alleanza Nazionale. Partito che non perde occasione per sparare merda su qualunque istanza gay, ma questa è una storia vecchia …

Fabio

di Fabio Canino