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Ferrara: aggressione omofoba, la denuncia su Facebook

Tre ragazzi aggrediti per omofobia in pieno centro. Solidarietà alle vittime

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“Ieri pomeriggio, Io, Mario e Pasquale siamo stati aggrediti da tre teppisti in pieno centro a Ferrara. A prescindere dal fatto che la cosa sia inammisibile, soprattutto perché tanta violenza mista ad omofobia provenire da dei ragazzini, minorenni e appena magiorenni, ha un qualcosa di malsano. La frustrazione nel non potergli mettere le mani addosso sarà attenuata dalla consapevolezza di avere la coscienza pulita, oltre che la fedina penale intonsa. Ma bisogna sempre, e sottolineo SEMPRE, denunciare questi atti di viltà, inciviltà e disgustosa ignoranza, motivo per il quale siamo da poco usciti dalla questura. La denuncia è partita, spero davvero li identifichino, non perché desidero vengano puniti, ma perché capiscano che ogni azione ha sempre una conseguenza, perché imparino a rispettare il prossimo e a cucirsi le loro bocche di merda. Anche se i minorenni delinquenti, spesso vengono comunque trattati con i guanti di velluto (cosa alquanto opinabile). E dico a tutti voi, non lasciate i fatti nell’invisibilità, denunciate sempre“. Così Filippo Bergamini qualche giorno fa su Facebook ha denunciato, insieme ai suoi due amici, l’aggressione subita che gli ha portato 30 giorni di prognosi. I suoi amici stanno invece bene: resta una brutta ferita “dentro”, curata dalle tantissime parole di conforto e da un sentito «non siete soli». Ed è subito scattata la solidarietà.

La condanna è infatti arrivata bipartisan a Ferrara, dall’amministrazione comunale di centrosinistra e dalla Lega Nord, per l’aggressione omofobica subita. L’assessore comunale alle Pari opportunità, Annalisa Felletti ha giudicato quanto accaduto «un fatto inaccettabile» a Ferrara, città «che condanna l’omofobia e la transfobia, lo fa non solo a parole, quelle scritte sullo striscione rosa esposto dalle finestre del Municipio recentemente, lo fa anche con azioni concrete: con l’attuazione di politiche», con «particolare attenzione alle scuole, e alla condanna ferma delle discriminazioni, alla base delle quali stanno ignoranza e pregiudizi». Ognuno «deve essere libero di amare chi vuole», aggiunge: «Esprimo a Filippo la vicinanza dell’Amministrazione», «io e il Sindaco chiederemo presto di poterlo incontrare» anche perché solo poche settimane il Comune ha assegnato una sede alle associazioni di riferimento anche con l’obiettivo di aprire «uno Sportello in cui sarà possibile denunciare le discriminazioni omofobiche», con l’auspicio che fatti così «non si verifichino mai più». Anche il capogruppo leghista in Regione, Alan Fabbri, ha condannato «con massima fermezza l’ignobile aggressione», esprimendo solidarietà ai tre amici: questi «atti di violenza» mostrano «rigurgiti di oscurantismo che devono essere combattuti con decisione – sottolinea – da tutte le istituzioni. L’indignazione non basta, servono contromisure e prevenzione. Non c’è battaglia per il diritto alla sicurezza dei cittadini che non passi attraverso la lotta senza quartiere alla colpevole ignoranza e al vile pregiudizio».

Secondo l’avvocato Luca Morassutto che sta assistendo una delle vittime, i medici gli avrebbero diagnosticato 30 giorni di prognosi. Dopo la denuncia alla Polizia di Stato, l’avvocato sostiene che chiederà l’identificazione degli aggressori, probabilmente minorenni che stazionerebbero tutto il giorno davanti a un noto fast food del centro storico di Ferrara. Come racconta l’avvocato, l’aggressione da parte di due giovanissimi ancora non identificati sarebbe stata preceduta da ingiurie sull’orientamento sessuale della vittima e dei due amici con cui stava passeggiando in centro. Se tutti gli aspetti venissero confermati dall’autorità giudiziaria, sarebbe uno dei primi casi di omofobia così violenti a Ferrara, e per questo sono già intervenute le associazioni Circomassimo Arcigay e Arcilesbica Ferrara. “Fenomeni inaccettabili”, viene scritto in una nota dai presidenti Massimiliano De Giovanni e Cristina Zanella, che sottolineano come una comunità forte e unita debba respingere con decisione, a cominciare dalle sue Istituzioni, questi episodi di violenza contro gay e lesbiche.