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Finisce in scontri e violenze il primo pride del Montenegro

La manifestazione, regolarmente autorizzata, si è svolta a Pogdorica, ma la polizia ha dovuto fronteggiare un gruppo di violenti che ha tentato di attaccare il corteo: 20 i feriti, 60 gli arrestati.

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Scontri e violenze, ancora una volta, sono quello che resta di un pride organizzato in uno dei paesi dell’Est Europa. Questa volta è stato il turno del Montenegro dove ieri si sono riversati per strada a Pogdorica, per la prima volta, migliaia di attivisti per i diritti lgbt, dopo che la vicina Serbia aveva vietato il corteo per l’ennesima volta. Negli scontri, secondo quanto riportato da fonti locali, sarebbero rimasti arrestate 60 tra le persone che hanno causato gli scontri e feriti una ventina di poliziotti.
Gli scontri sono stati scatenati al di fuori del perimetro nel quale era stato consentita la sfilata che era protetto da circa 2.000 agenti.

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A provocare le violenze, un gruppo di ragazzi, alcuni dei quali a volto coperto, che hanno spaccato vetrine e rovesciato cassonetti nel tentativo di venire a contatto con gli attivisti lgbt. La manifestazione era regolarmente autorizzata, ma il Montenegro è un paese ad alto tasso di omofobia. Come riporta l’agenzia TMNews, infatti, ben il 70 per cento dei suoi abitanti ritiene che l’omosessualità sia una malattia, mentre l’80 per cento pensa che chi è gay o lesbica dovrebbe nasconderlo agli altri e non manifestarlo.