Flash mob gay: baci e gelati contro il no del comune - flashmob trevisoBASE - Gay.it Archivio

Flash mob gay: baci e gelati contro il no del comune

Nato dall’idea di una coppia gay spagnola che vive a Treviso, il flash mob era stato disdetto perché il comune non concedeva i permessi necessari. Ma liniziativa si è svolta lo stesso.

Flash mob gay: baci e gelati contro il no del comune - flashmob trevisoF1 - Gay.it Archivio

Il flash mob annunciato c’è stato, a Treviso, nella piazza del Duomo, nonostante i divieti. Divieto di cosa, poi, se tutto doveva limitarsi a coppie gay e etero chiamate, addirittura, a mangiare un gelato in piazza e a scambiarsi qualche bacio.
L’idea era nata ad una coppia gay spagnola regolarmente sposata in Spagna che da poco tempo vive a Treviso.
Colpiti dalla differenza di trattamento riservata alle persone lgbt in Spagna e a Treviso, insieme all’associazione culturale XYZ, i due si erano fatti venire in mente l’idea di questo flash mob durante il quale la fotografa iberica Laia Abril avrebbe dovuto scattare delle foto da inserire in una mostra fotografica in programma nella patria della sangria.

Flash mob gay: baci e gelati contro il no del comune - flashmob trevisoF2 - Gay.it Archivio

Ma quando è arrivata l’ora di cheidere i permessi, la burocrazia trevigiana si è trasformata in una sorta di impenetrabile muro di gomma. Vale la pena ricordare che la classe politica di Treviso, quella che amministra il comune, non è esattamente la più gay-friendly d’Italia. Anzi. Sia il sindaco Gobbo (quello delle multe ai baci gay pubblici) che il vicesindaco Gentilini sono noti per le loro esternazioni omofobe e chissà che questo non abbia influito nel blocco burocratico che si era tentato di imporre all’iniziativa che si intitolava "Dolce Pace".

Flash mob gay: baci e gelati contro il no del comune - flashmob trevisoF3 - Gay.it Archivio

Ieri, però, in piazza Duomo sono arrivate le transenne e hanno cominciato a susseguirsi voci di folle di persone pronte ad invadere la piazza, nonostante le minacce di denuncia per occupazione del suolo pubblico e quelle dei militanti di Forza Nuova che aveva fatto sapere che in mancanza di divieticomunali ci avrebbero "pansato loro".
Il flash mob, insomma c’è stato e alcune coppie etero e gay si sono incontrate proprio sotto la Curia, nella piazza su cui si affacciano due gelaterie, per mangiare un gelato e scambiarsi innocui baci.