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Fondi per i genitori separati, ma non per quelli gay

Lega e NCD contro le coppie di fatto. In Lombardia è battaglia anti-discriminazioni.

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Un fondo che aiuti i genitori separati e una graduatoria privilegiata per accedere alle liste per l’assegnazione delle case popolari. A tutti i genitori, tranne che a alle coppie di fatto e, quindi, alle coppie gay. O almeno questo vorrebbe fare la Lega in Lombardia, supportata dall’NCD di Alfano, con il fondo Naska.
Tutto nasce da una proposta di legge presentata dalla Lista Maroni e che prevede per i genitori separato da non più di tre anni, un contributo da erogare per un anno e mezzo, oltre all’accesso alle graduatorie per le case popolari e ad un servizio di mediazione nei consultori. Tutto bene, in teoria, se non fosse per i vincoli che alcuni emendamento vorrebbero introdurre. Uno di questi emendamenti è stato presentato dalla stessa Lista Maroni e vuole sostituire la parola “genitori” con “coniugi”. Una modifica apparentemente di poco conto se non fosse che per la legge si è coniugi solo dopo il matrimonio, il che esclude automaticamente le coppie di fatto, sia etero che gay.

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Un escamotage ritenuto addirittura insufficiente dal Nuovo Centrodestra che per bocca del consigliere Stefano Carugo fa sapere che “i fondi sono già insufficienti” e che quindi è il caso di prendere tutti i provvedimenti perché vengano “mirati alla famiglia tradizionale”. Il timore, insomma, è che, dopo la sentenza di Grosseto, nella definizione di “coniuge” possano rientrare anche coppie gay che si sono sposate all’estero e che in qualche modo hanno ottenuto la trascrizione del matrimonio in Italia.
Di parere contrario il Pd e il MoVimento 5 Stelle. Come ricorda la grillina Paola Macchi a Repubblica, infatti, “il 40 per cento dei bambini cresce in una coppia di fatto e non si possono generare indegne discriminazioni tra genitori di serie A e genitori di serie B”. Rincara la dose Marco Carra del PD: “Si deve pensare a tutte le situazioni di difficoltà, senza discriminare tra figli di genitori sposati o nati all’interno di coppie di fatto”.