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Galan (Pdl): “Sì a adozioni gay”, è battaglia liberale

Il candidato alle primarie del PDL ribadisce di essere favorevole a matrimoni e adozioni gay e racconta di quando vide i bambini abbandonati negli orfanotrofi dei paesi dell’Est Europa.

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"Quando ho visto i bambini negli orfanotrofi di Ucraina e Venezuela che non avevano nessuna speranza di ricevere una carezza nella vita, ho capito che sarebbero stati meglio con due papà o con due mamme che da soli". Così Giancarlo Galan, candidato alle primarie del Pdl questa mattina a Omnibus su La7 ha ribadito il suo sì alle adozioni da parte delle coppie omosessuali. «Tutti hanno diritto a una speranza di felicità», ha spiegato Galan. «Per fare le primarie bisogna essere portatori di un’idea: io cercherò di contaminare il Pdl con il virus liberale, il che significa promuovere più libertà civili anche per le coppie omosessuali, un tema che forse abbiamo trascurato un po’ troppo».

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La posizione di Galan, decisamente solitaria all’interno del PDL, non è nuova. L’ex governatore del Veneto ebbe già modo di di definire "antiquate" e "becere" le posizioni di Angelino Alfano su matrimoni e adozioni quando il segretario del partito disse che «Se la sinistra andrà al governo fara quello che ha fatto la sinistra in Spagna: il matrimonio tra uomini». «Tra qualche tempo – aveva commentato Galan in quell’occasione – leggeremo queste dichiarazioni e ci metteremo a ridere». «Io sono favorevole al matrimonio tra omosessuali – aveva proseguito – e anche all’adozione tra gay. Ma avete idea di quanti orfani abbandonati ci sono? Meglio dare un bimbo a una famiglia con due papà o due mamme piuttosto che lasciarlo in condizioni di miseria e abbandono».