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Negli USA i gay da lunedì possono donare sangue, ma solo se casti…

Decisione storica della FDA sulla donazione di sangue ma le associazioni non esultano

In un lancio stampa del 21 Dicembre, la prestigiosa Associated Press ha riferito che la FDA (l’ente di controllo su farmaci ed alimenti degli Stati Uniti), ha deciso di eliminare tutte le restrizioni per le donazioni di sangue finora rivolte a gay e bisessuali. Il lancio stampa, commenta oggi in un articolo il Washington Post, avrebbe dovuto precisare che la FDA ha deciso di eliminare alcune delle restrizioni basate sul rischio HIV per le donazioni di sangue da parte di tutti i donatori.

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Una cosa comunque è certa. Lunedì, dopo ben trent’anni, è stato formalmente revoceto il divieto per gay e bisessuali di donare il sangue, ma rimangono comunque alcune significative restrizioni che non fanno cantare del tutto vittoria alle associazioni LGBT statunitensi. La Food and Drug Administration ha infatti annunciato che sostituirà il divieto a vita con una nuova politica che rifiuterà le donazioni da parte di uomini che hanno avuto rapporti sessuali con altri uomini durante l’anno precedente. Insomma, per donare bisognerà essere casti da almeno un anno.

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Le associazioni LGBT hanno commentato solo parzialmente la notizia, sostenendo che si tratta di un primo significativo passo, che ma che gay e bisessuali continuano ad essere discriminati e stigmatizzati: così David Stacy, della Human Rights Campaign, il più grande gruppo degli Stati Uniti per i diritti delle persone LGBT. Il Dottor Peter Marks della FDA si è difeso dicendo che il cambiamento è “sostenuto da prove scientifiche” e “continuerà a proteggere le forniture di sangue.” Secondo i calcoli della FDA, il rischio di avere sangue infetto con donazioni da parte di gay e bisessuali con una attività sessuale minimamente intensa, pur in presenza di screening continui del plasma donato, aumenterebbe il rischio addirittura del 400%.

Tutte le donazioni di sangue negli Stati Uniti sono infatti sottoposti a screening per l’HIV ma vi è una ben nota finestra di circa 10 giorni tra l’infezione iniziale e quando il virus può essere rilevato dai test attuali.