L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha ripristinato il riferimento all’orientamento sessuale nella risoluzione che condanna la persecuzione e l’uccisione di gruppi che rappresentano minoranze e di singoli. L’esclusione di gay, lesbiche e trans dalla risoluzione era stata approvata perché appoggiata da un gran numero di paesi dell’Africa o a prevalenza musulmana.
Si tratta di "un messaggio chiaro" a chi non vuole capire che i diritti umani riguardano anche l’orientamento sessuale degli individui, ha detto Susan Rice, ambasciatore americano al Palazzo di Vetro. Sono stati proprio gli Stati Uniti a spingere per l’inserimento di questo spetto nella risoluzione, dopo che essa era stata privata di un riferimento alle condizioni dei gay da paesi come l’Arabia Saudita. A favore della risoluzione hanno votato 93 paesi, 55 si sono opposti, e 27 si sono astenuti.