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GAY NEL NUOVO MERCATO

Dove sono andati a finire i nostri soldi investiti nella New Economy? Tre pratici consigli per chi ha subito la brutta sorpresa del crollo del Numtel. E per chi ancora ci pensa…

Anche questa settimana ha registrato una generale debolezza nelle principali piazze finanziarie internazionali.

Soprattutto Wall Street sta attraversando un periodo di grande debolezza che deprime corposamente gli indici.

All’origine di tutto ciò vi sono molti fattori, tra cui le tensioni mediorientali, i pessimi risultati trimestrali di tante grosse società, lo stallo di alcuni settori come la telefonia, e la mancanza di certezze sulla positività del ciclo economico a stelle e strisce.

Un po’ meglio sta comportandosi Milano, dove solidi supporti fanno pensare ad un canale rialzista abbastanza buono.

A guidare il traino titoli come Eni (ai massimi), Snam (ottimo il dividendo in distribuzione), ed il comparto bancario che potrebbe beneficiare dei futuri, possibili rialzi dei tassi e quindi dei margini di interesse.

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LENTE DI INGRANDIMENTO

Sempre più spesso, nelle conversazioni con gli amici, mi capita di dover affrontare temi finanziari o che comunque riguardano le borse.

Indubbiamente il boom dei mercati azionari degli anni novanta non ha certo mancato di coinvolgere anche il mondo omosessuale, provocando in esso gioie e dolori.

E proprio di questi ultimi mi trovo ahimè a parlare, ascoltando le voci di chi forse incautamente ha "travestito" la propria ingenuità finanziaria, investendo in titoli del Nuovo mercato.

Questo, che racchiude le società della new economy italiana, dopo aver inizialmente illuso e magari anche premiato schiere di risparmiatori che si sono creduti nuovi "guru" finanziari, ha innescato con la crisi dell’ultimo biennio una paurosa retromarcia che ha bruciato migliaia dei miliardi raccolti dal mercato (l’80% circa!!), facendo poi cadere i veli di molte tra queste società che hanno rivelato i loro conti talvolta disastrati e le loro identità spesso camuffate.

Eh si, perché le nuove frontiere della nostra economia non sempre presentano solide basi per il futuro, e dopo esser nate come funghi si preparano adesso ad una dolorosa selezione che sicuramente andrà a danno di tantissimi italiani, mietendo forse vittime illustri (o illustri sconosciute?!).

Cosa fare dunque se molti di noi si ritrovano in portafoglio titoli come E.Biscom, Tiscali, Euphon, CDB Webtech, Opengate, tanto per citarne alcuni tra i più noti?

Beh, non sperate certo di recuperare a breve quanto perduto, e forse nemmeno nel lungo periodo viste le incognite che gravano in generale sui listini e ancor più su queste aziende che rappresentano in molti casi una realtà tutta da verificare.

Anche se ogni singolo caso andrebbe analizzato a parte, per tutti potremo dare tre consigli:

se potete fate i "cassettisti" con le azioni avendo un’ottica molto lunga, mentre nel caso non abbiate la possibilità di ciò, sui titoli più "insicuri" potreste consolidare le perdite (stop-loss) per non avere danni maggiori; per le società più forti invece potrete entrare cautamente con acquisti mirati ad "annacquare" l’investimento.

Comunque, l’imperativo comune è quello di non esagerare con un mercato come il Numtel ancora troppo giovane, volatile ed enigmatico.

di Sirio Belli