Gay Pride a Cosenza? CDL, una pacchianata - gaycalabria01 - Gay.it Archivio

Gay Pride a Cosenza? CDL, una pacchianata

I capogruppo della Casa della libertà criticano l’apertura del sindaco: “assurdo sostenere una buffonata che non interessa a nessuno, e trascurare i problemi della nostra squadra di calcio”.

COSENZA – E’ polemica a Cosenza sull’ipotesi che la citta’ bruzia possa ospitare il “Gay pride” ovvero la manifestazione per la giornata dell’orgoglio omosessuale. A denunciare questa eventualita’, in un’interrogazione al sindaco Eva Catizone, sono i capigruppo della Cdl Sergio Bartoletti (Fi), Giuseppe Nardi (Udc), Fausto Orsomarso (An) e Giovanni De Rose (Polo Sud).
“Ci e’ giunta notizia – scrivono i rappresentanti della Cdl – che ella abbia autorizzato lo svolgimento del gay pride a Cosenza, per il prossimo 26 giugno, assicurando agli organizzatori anche un contributo economico. Non intendiamo postulare lo stereotipo del centrodestra che discrimina gli omosessuali – affermano i rappresentanti della casa delle liberta’ – perche’ la societa’, grazie a Dio, ha maturato nel tempo la fine di ogni ghettizzazione stupida e sterile: moltissimi omosessuali difendono la loro identita’ sessuale senza manifestazioni poiche’ ritengono offensiva e discriminante, invece, l’esibizione pubblica della stessa. Ci sembra assurdo, pero’, – proseguono gli esponenti della Casa delle Liberta’ – che, nel mentre la citta’ si organizza per andare a difendere a Roma gli interessi di una squadra calcistica ingiustamente assassinata, ella eviti di intervenire alla manifestazione, non dia alcun contributo personale ai tifosi e, nel contempo, si faccia portavoce dell’ennesima buffonata pubblica su un argomento che, francamente, non interessa a nessuno. Se la notizia fosse vera si verificherebbe l’ennesimo spreco di denaro pubblico – proseguono i capigruppo della Cdl – e l’ennesima contraddizione di un Sindaco che si sottrae dal difendere gli interessi della sua citta’, che si dice riformista e marcia con gli aggressori di Fassino e che prepara Cosenza ad ospitare una pacchianata costosa per i contribuenti”.