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Gay Pride nel mondo: grandi folle a New York e Toronto

Tanta gente ma anche politici di primo piano e leader religiosi ai Pride che si sono svolti nel week end a New York e Toronto.

NEW YORK – L’annuale parata del Pride sulla Quinta strada della ‘grande mela’ ancora una volta ha attratto una grande folla e quest’anno per i newyorkesi c’era anche un motivo in più per celebrare. Infatti la scorsa settimana, dopo tre ore di acceso dibattito, l’Assemblea dello Stato di New York ha approvato una legge per legalizzare il matrimonio gay. I voti sono stati di 85 favorevoli e 61 contrari e certamente si è trattata di un’importante vittoria, anche se al Senato i repubblicani hanno la maggioranza per cui ancora concretamente possibile che tale voto favorevole non basti a rendere reale anche nella libera e liberale New York il matrimonio gay vero e proprio.

Al Pride di ieri intanto hanno sfilato il sindaco Michael Bloomberg, il governatore Eliot Spitzer, che ha sostenuto la suddetta proposta di legge, e anche un gruppo di leader religiosi di varie confessioni: cristiani, ebrei e buddisti. «Siamo la voce progressista della religione», ha detto all’Associated Press il rabbino Sharon Kleinbaum, aggiungendo che «coloro che usano la religione per promuovere un programma anti-gay credo siano blasfemi del nome di Dio». Alla sfilata ha anche partecipato la congregazione della Metropolitan Community Church e sebbene le gerarchie del Vaticano brillino per la propria chiusa arretratezza tanti cattolici sono di mentalità ben più aperta: «Vediamo che l’opinione di tanti cattolici comuni sta cambiando» ha dichiarato Jeff Stone, leader del gruppo di credenti cattolici gay Dignity, «alla fine quello che succede alla radice arriverà su fino ai vertici.»

TORONTO – In Canada sono state quasi un milione le persone che hanno partecipato alla marcia conclusiva della settima di eventi dell’orgoglio GLBT. Anche qui ha preso parte al corteo il sindaco della citta David Miller, al quale non sono state risparmiate alcune pistolettate d’acqua, alle quali ha reagito buttandola sul ridere. Si è trattato della ventiseiesima edizione del Pride. Mentre quello di New York è nato sulla scia dei raid repressivi della polizia di Stonewall, nel giugno 1969, la manifestazione di Toronto ricorda invece un raid risalente al 1981, quando circa 300 persone furono arrestate in varie saune gay della città. Arresto a cui seguì una protesta pubblica alla quale parteciparono circa tremila persone. Da allora evidentemente molte cose sono cambiate e il Canada è uno dei paesi all’avanguardia nel riconoscimento di pari diritti umani. Nel 2005 è diventato il quarto stato al mondo ad avere allargato il matrimonio anche alle coppie gay e lesbiche.  (Roberto Taddeucci)