GENOVA – Un concorso fotografico per raccogliere le scritte omofobe, in vista di una mostra fotografica disposta a labirinto, nella quale il visitatore potra’ verificare se e quanto rispetta gli omosessuali: e’ una delle iniziative lanciate in vista dell’ edizione genovese della Giornata mondiale contro l’omofobia, il 20 maggio.
Il concorso e’ stato presentato durante la conferenza stampa sul riconoscimento giuridico ai Pacs, tenuta da esponenti di Arcigay e Arcilesbica e ospitata dal gruppo della Rosa nel pugno in Provincia.
‘Abbiamo appena lanciato il concorso fotografico sull’ omofobia rupestre attraverso il nostro sito www.arcigaygenova.it – ha detto il responsabile politico di Arcygay genovese, Massimo Vianello – abbiamo gia’ ricevuto una decina di fotografie, spesso scattate con il cellulare. Una di queste e’ stata presa in una spiaggia di nudisti nello spezzino che dice ‘No Gay’. La metteremo in mostra aggiungendo un ‘No party”, ha detto Vianello.
Anche secondo la presidente del circolo ‘Le ninfe’- Arcilesbica, Ostilia Mulas, le scritte contro gli e le omosessuali non mancano: ‘una settimana fa su un treno locale su un sedile c’era il nome di un tizio con scritto accanto ‘frocio’. E’ l’ insulto peggiore da fare a qualcuno?’.
Le foto saranno disposte con un percorso a labirinto, studiato dallo psicologo Francesco Pivetta, in una sede ancora da definire, e a seconda del tragitto scelto dal visitatore si rivelera’ alla fine quanto ciascuno sia omofobo o omofilo.
La giornata mondiale, oltre ad ospitare un convegno sull’ omofobia nel quotidiano e nelle scuole, si concludera’ nel pomeriggio del 20 maggio in piazza Matteotti dove un gruppo di persone vestite con magliette nere e un triangolo di cartone rosa in mano si disporranno a triangolo, in ricordo dei tanti omosessuali morti nei campi dei concentramento nazisti. ‘Dopo il salame di Sant’Olcese piu’ lungo del mondo, questo triangolo potrebbe entrare nei Guinness’, ha concluso Vianello.
