Genova Pride, Grillini: "Bagnasco non vuole riceverci" - ratzignascoBASE - Gay.it Archivio

Genova Pride, Grillini: “Bagnasco non vuole riceverci”

La presentazione del libro ‘Ecce Omo’ ha dato il via alle iniziative che precedono la manifestazione prevista per il 13 giugno. L’ex deputato: “Noi non abbiamo voluto lo scontro frontale”.

Si sono aperte a Genova, con la presentazione del libro di Franco Grillini ‘Ecce Omo’ le attività di preparazione al prossimo Pride nazionale, anche se ancora non c’è la conferma definitva della data (tutto dipenderà da quando verranno fissate le elezioni europee). E proprio il dibattito che ha preso vita dallos critto del presidente onorario di Arcigay è stata l’occasione per parlare, ancora una volta dei rapporti tra il movimento lgbt e la Chiesa. "Dico la verità, avremmo fatto veramente a meno di trent´anni di scontro frontale che noi non abbiamo cercato, e il cui inizio è la pastorale di Joseph Ratzinger del 1986…  – ha detto Grillini – Io mi auguro di poter fare due chiacchiere con Bagnasco, non si capisce perché parli con tutti e non con noi: il dialogo noi lo abbiamo sempre cercato, è un atto costitutivo del movimento omosessuale. Peraltro Bagnasco è stato molto moderato rispetto alle azioni scomposte di una parte del mondo politico…". 

E così, stando a quanto dice l’ex deputato socialista, proprio chi, nella Chiesa genovese si era manifestato più propenso al dialogo con gli organizzatori dell’annuale manifestazione gay, adesso si tira indietro, anche se Grillini non chiarisce se e come è stato chiesto a Bagnasco un incontro.
Naturlamente, sarebbe impossibile non parlare delle politiche di questo governo in termini di diritti delle persone lgbt. "Con questo governo il dialogo è impossibile – spiega Grillini – tranne qualche dichiarazione sul rifiuto dell´omofobia, non c´è nulla. Non parliamo delle prese di posizione del ministro Carfagna sul Pride; e per quanto riguarda le unioni di fatto, c´è solo la proposta Brunetta-Rotondi che peraltro esclude gli omosessuali dalla definizione di famiglia E allora spero che non venga nemmeno approvata". 

Dall’amministrazione comunale di Genova, invece, per bocca del consulente per i diritti e la promozione della città Nando Dalla Chiesa, il sindaco Marta Vincenzi ribadisce di essere "lusingata" dal fatto che la scelta sia caduta proprio sulla sua città e si è detta propensa a che il dialogo non si limiti al corteo ed al percorso, ma che si allarghi, in modo aperto e responsabile, a tutto ciò che il movimento ha da esprimere".