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Giornata Aids, nessuna nuova campagna dal Ministero

Nel 2010, il Ministero della Salute fa economia e non produce nessuna nuova campagna contro l’Aids. Per il 1 dicembre riciclati spot, slogan e immagini del 2009. Quando la parola preservativo sparì.

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I tagli della manovra economica colpiscono anche la campagna di prevenzione all’HIV tradizionalmente prevista per il 1 dicembre, Giornata mondiale per la lotta contro l’AIDS. Il Ministero della Salute, infatti, ha annunciato  che la "comunicazione per la Giornata mondiale per la lotta AIDS 2010" sarà "collegata idealmente e graficamente alla campagna 2009". Tradotto: verranno riciclati gli slogan, le immagini, e lo spot già prodotti nel 2009, a dire il vero fra i più inconsistenti mai visti.

"Si è deciso di riproporre – spiegano dal Ministero guidato da Ferruccio Fazio – lo spot curato dal noto regista Ferzan Ozpetek con il testimonial Valerio Mastandrea che esorta a non abbassare la guardia e a fare il test camminando accanto a gente comune (uomini, donne) in un contesto di ordinaria quotidianità proprio a sottolineare come oggi l’infezione si stia diffondendo presso tale target". Lo slogan "AIDS. La sua forza finisce dove comincia la tua" aveva provocato polemiche già nell’anno passato perché non menzionava l’unico strumento ancora utile in grado di prevenire il rischio di contagio, il preservativo. Tantomeno le immagini consigliavano il suo uso. Una beffa, insomma, alla luce anche delle dichiarazioni di papa Benedetto XVI sul profilattico che non sarebbe "lo strumento adatto a prevenire l’AIDS" e la recente apertura ma solo per gli operatori del sesso.

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"Lo spot è veicolato fino a metà dicembre in oltre 1.000 sale cinematografiche, a copertura dell’intero territorio nazionale", dicono al Ministero. "La campagna prevede inoltre la personalizzazione delle sale cinematografiche mediante cineposter, free standing, maxi free standing e distribuzione da parte delle hostess di n. 47.000 cartoline, in concomitanza della Giornata Mondiale AIDS. Nelle città di Roma e Milano sono previste l’affissione dinamica sugli autobus e l’affissione statica di poster nelle metropolitane. Una versione dello spot ridotto, della durata di 15”, sarà trasmesso dai circuiti televisivi delle metropolitane di Roma e Milano".

Uno sforzo inutile ma di fatto preannunciato dal report sulle strategie di prevenzione della pandemia HIV/Aids che il Governo italiano aveva inviato a Unaids, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di Aids, lo scorso agosto. In quel documento il Ministero della Salute dichiarava di non avere strategie in merito alla prevenzione e alla lotta contro l’Aids.

I tagli consentiranno comunque di prolungare l’orario in cui gli operatori del numero verde AIDS rispondono alle domande in merito. Al 800.861.061 i medici saranno disponibili dalle 8:00 alle 20:00. Solo nella giornata di merdoledì, si intende.

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La parola preservativo, dopo un lungo periodo di assenza tornò in uno spot televisivo solo nel 2008, quando la regista Francesca Archibugi diresse la testimonial Ambra Angolini mentre rivolgeva l’invito: "Rispetta la vita, rispetta te stesso e gli altri, usa il preservativo e nell’amore non rischiare". Lontanissimi i tempi del professore che entrava in classe e trovando per terra un preservativo si chiedeva "Di chi è questo?". A commissionarlo non fu il Ministero, ma la Control, un’azienda privata.