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Giovanardi fa l’offeso: “Concia mi ha detto imbecille”

Il sottosegretario dice che la deputata del PD ha usato parole irrispettose nei suoi confronti. Le associazioni, intanto, denunciano che la strategia dell’Italia contro l’Aids sia affidata a lui.

La denuncia a Schifani – Dopo aver denunciato al presidente del Senato, Renato Schifani, quanto accaduto all’università Bocconi di Milano, il sottosegretario Carlo Giovanardi

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si è lamentato per il modo in cui è stato trattato dall’onorevole del PD Paola Concia, che in un’intervista a Repubblica avrebbe dato velatamente dell’imbecille al sottosegretario. "Mercoledi’ 25 maggio – ha scritto Giovanardi nella lettera a Schifani – ho condannato le deliranti scritte contro i gay apparse sui muri della Bocconi, denunciando il fatto che purtroppo il mondo è pieno di imbecilli, che offendono e aggrediscono chi non la pensa come loro. Leggo con dispiacere su Repubblica che l’on. Paola Concia afferma che: ‘Giovanardi rientra nella categoria di quelli che lui definisce imbecilli’ perché sono ‘mesi che, puntualmente insulta gli omosessuali’".

"Io mai irriguardoso" – Giovanardi dice che "La mia convinta difesa del principio

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Costituzionale che la famiglia è una società naturale, fondata sul matrimonio, fra un uomo e una donna, e la mia contrarietà, recentemente condivisa dalla maggioranza parlamentare, ad aggravanti specifiche per i reati anche di opinione che riguardino esclusivamente omosessuali e transessuali, mai hanno sconfinato in frasi irriguardose ma si sono sempre accompagnate alla difesa del principio della piena libertà di ognuno di vivere come vuole o con chi vuole, senza subire discriminazioni di sorta". "Spero – ha aggiunto Giovanardi – che l’on. Concia, con la quale ho più volte solidarizzato quando qualcuno le ha mancato di rispetto, sia stata male interpretata da Repubblica. In caso contrario chiedo un tuo autorevole intervento perché mentre posso sopportare la campagna di odio e la marea di insulti nei miei confronti provenienti da militanti poco informati, non ritengo ammissibile che espressioni di questo tipo possano essere usate da colleghi parlamentari".

La lotta all’Aids nelle mani di Giovanardi – Nel frattempo, le associazioni gay e quelle che si ocucpano di persone sieropositive lamentano che in vista del prossimo Meeting

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di Alto Livello dell’ONU in materia di Hiv/Aids (UNGASS) che si terrà a New York ai primi di giugno, le politiche di prevenzione di lotta contro Hiv/Aids sono state consegnate proprio nelle mani del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Droga e alla Famiglia Carlo Giovanardi in quanto l’interlocutore scelto per partecipare è il Dipartimento Politiche Antidroga. Un ulteriore segnale, questo, si non intervento da parte del nostro paese, che già si contraddistingue da anni per "campagne sui preservativi più uniche che rare, timide e inefficaci, nessuna campagna di prevenzione diretta a uomini che fanno sesso con uomini, dei quali si nega semplicemente l’esistenza, così come per lavoratrici e lavoratori del sesso e loro clienti" oltre al "mancato versamento dei contributi 2009 e 2010 promessi al Fondo Globale per la Lotta contro l’Aids, la Tubercolosi e la Malaria, e alla mancanza di impegni finanziari futuri verso lo stesso".