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Giovane gay aggredito a Roma a colpi di bicchiere

Ha riportato ferite all’orecchio sinistro un 22enne romano aggredito marted all’uscita da un locale di Trastevere. La violenza fisica preceduta da insulti omofobi. Fermato il presunto aggressore.

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"Stava trascorrendo una serata con alcune amiche in un locale a Trastevere, quando tre ragazzi romani di circa venti anni hanno cominciato a prenderlo di mira perché gay: si sono avvicinati al suo tavolo e gli hanno rivolto battute e insulti omofobi. E’ accaduto la sera del 28 dicembre a V., studente romano di 22 anni che poco dopo, sempre in compagnia delle sue amiche, ha lasciato il locale ed è stato inseguito dai tre ragazzi che hanno ripreso a insultarlo (frocio, ricchione) e, dopo un diverbio, è stato colpito con un coccio di un bicchiere al padiglione auricolare riportando una ferita che avrebbe anche potuto costargli la vita se il colpo fosse stato inferto pochi centimetri più in basso, all’arteria". A raccontarlo è Fabrizio Marrazzo, presidente di Arcigay Roma e responsabile di Gay Help Line. V. ha denunciato l’accaduto alle Forze dell’Ordine che stanno indagando e ha contattato la Gay Help Line chiedendo supporto. Ed è stato già fermato e identificato quello che sembra essere l’aggressore, il ragazzo che ha scagliato il bicchiere contro l’orecchio della vittima.

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"E’ una vicenda sconcertante – aggiunge Marrazzo – non si può subire un’aggressione così violenta perché gay. Un ragazzo di 22 anni non può essere segnato per tutta la vita nel corpo e non solo perché tre coetanei lo aggrediscono in questo modo al termine di una serata tra amici. Quest’anno, durante il quale si sono verificati molti casi di discriminazione e violenza, si conclude nel peggiore dei modi". "Bisogna rispondere con più forza e con strumenti adeguati anche e soprattutto dal punto di vista normativo a episodi di questo tipo – afferma l’avvocato Daniele Stoppello, responsabile Ufficio Legale di Gay Help Line – e contrastare il disagio in cui l’omofobia ha origine dal punto di vista sociale e culturale. Rivolgiamo un appello ai testimoni perché si mettano in contatto con le Forze dell’Ordine e ci auguriamo che siano individuati al più presto i responsabili di quanto avvenuto".

"Voglio esprimere la solidarietà mia e di tutta l’Amministrazione provinciale al ragazzo gay aggredito a Trastevere, un grave episodio di omofobia – dice il presidente della Provincia Nicola Zingaretti – che le istituzioni devono condannare con fermezza. La speranza è che siano individuati al più presto gli autori di questo gesto vergognoso. Bisogna rilanciare con forza l’impegno per una norma severa contro l’omofobia, che va contrastata soprattutto dal punto di vista sociale. A sconcertare è ancora una volta la giovane età degli aggressori, che hanno preso di mira un proprio coetaneo". "E’ il segnale – conclude Zingaretti – che non possiamo più aspettare per portare avanti una grande battaglia culturale che coinvolga tutti i cittadini, in particolar modo i più giovani".

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"Non ci sono parole per condannare l’ennesima aggressione omofoba. L’unica cosa che con amarezza si può dire è che purtroppo la violenza omofoba e l’idiozia non vanno mai in vacanza". Lo ha dichiarato Anna Paola Concia, deputata del Pd e relatrice del disegno di legge contro l’omofobia e la transfobia. "Aldilà della responsabilità personale degli aggressori – ha aggiunto – non si capisce cosa la politica aspetti ancora per varare una legge contro le violenze omofobe. Un’idea su cui la maggioranza si mostra d’accordo con parole e spot quando le fa comodo, ma che dopo oltre un anno di discussione in commissione alla camera non ha ancora trovato alcuna attuazione pratica". "Che i miei colleghi sappiano che a gennaio chiederò di votare la mia bozza di testo unificato – conclude – in modo tale che gli italiani sappiano con chiarezza chi vuole una legge contro l’omofobia e la transfobia e chi no".

"Chi sa contribuisca a trovare responsabili violenza", è questo l’appello del presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, dopo l’aggressione al 22enne gay a Trastevere, che esprime "solidarietà a titolo personale e della Regione al giovane". "Ancora una volta assistiamo a gravi violenze verbali e fisiche nei confronti dei gay", dichara Polverini, sottolineando: "Sono gesti vergognosi che condanniamo fermamente". "E` importante – prosegue – che chiunque possa contribuire ad individuare i responsabili faccia la sua parte dimostrando, soprattutto in questo periodo, sensibilità e senso civico, affinché chi ha commesso la violenza sia punito". "La Regione Lazio – conclude – è impegnata con convinzione nella lotta all`omofobia e a qualunque forma di intolleranza, anche attraverso la Gay Help Line, strumento utile per dare supporto a chi è vittima di discriminazioni sessuali".

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Solidarietà al ragazzo aggredito hanno espresso anche Sinistra Ecologia e Libertà tramite Gemma Azuni, consigliere al Comune di Roma, l’assessore alle Politiche Sociale di Roma, Sveva Belviso, il delegato del sindaco Alemanno per le Politiche della sicurezza urbana, Giorgio Ciardi e il PD romano che con una nota del sepgretario Marco Miccoli denuncia il "clima di intolleranza e violenza che si sta radicando a Roma".