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Giovani AN: sì al Pride a Bari “a condizione”

Non sono contrari al Gay Pride previsto a Bari nel 2003 i giovani di Azione Universitaria di AN ma non vogliono "volgarità quali girare nudi o scambiarsi effusioni amorose davanti a tutti".

BARI – Non sono contrari alla manifestazione del Gay Pride prevista per il giugno prossimo a Bari i giovani di Azione Universitaria di Alleanza Nazionale ma non vogliono "volgarita’ quali girare nudi o scambiarsi effusioni amorose davanti a tutti".

E’ stato il presidente provinciale di Azione Universitaria di Bari, Marcello Gemmato, a precisare oggi in una conferenza stampa la posizione dei giovani di AN. "Rispettare la liberta’ altrui – ha detto – significa anche rispettare il decoro e il buon costume del vivere comune quotidiano". Proprio su queste "manifestazioni disdicevoli" gli universitari di An hanno raccolto un dossier in cui vengono evidenziate "catene, nudita’, scambi di cosiddetti ‘baci francesi’, un repertorio insomma di volgarita’ che sarebbe meglio, anche dal punto di vista pedagogico, non avvenissero a Bari".

Altro punto importante sottolineato da Gemmato e’ che le amministrazioni locali, Comune, Provincia e Regione, non finanzino il Gay Pride. "Questo perche’ – ha spiegato – noi, come tante altre associazioni di volontariato e della societa’ civile, svolgiamo quotidianamente manifestazioni e incontri senza alcun contributo e senza che tutto questo costituisca scandalo". In fondo – ha concluso – il Gay Pride e’ "una manifestazione di nicchia, che abbraccia il 2-3% della popolazione".

Nel caso in cui le amministrazioni locali dovessero patrocinare il Gay Pride, i giovani di Azione Universitaria annunciano una serie di "manifestazioni democratiche contro tali finanziamenti per le quali sara’ richiesto il contributo insieme con il mondo del volontariato e della Chiesa per valorizzare un aspetto fondamentale della nostra societa’ che e’ la famiglia, istituzione tutelata anche dalla Costituzione".