GRAZIE PER LA RISPOSTA A PAPÀ - leo 24 7 5 - Gay.it Archivio

GRAZIE PER LA RISPOSTA A PAPÀ

Alcuni mesi fa un padre aveva scritto a LEO, temendo che il figlio non accettasse la sua omosessualità. Ora quel figlio ringrazia: “ho visto le cose diversamente”.

Salve Leo,
Io sono il figlio di colui che scrisse la lettera “Padre friendly, il figlio no”. Naturalmente ho riconosciuto mio padre leggendo la sua lettera. Quando la lessi uno o due anni fa, provai una tale rabbia. Mi sentivo tradito ed umiliato. Mi sentii come se mio padre avesse voluto trasmettere la mia “perversione” al mondo intero. Pensai seriamente di andarmene via, tanto che avevo 22 anni quindi ero maggiorenne.
Poi mi resi conto che non avevo dove andare… e poi i soldi erano un grosso problema. Un giorno mia sorella mi senti’ piangere e mi venne incontro. Senza dire una parola mi ha abbracciato e poi quando mi ero calmato se ne era andata sempre senza dire una parola. Ero rimasto sconvolto. Mi resi conto che nella casa in cui vivevo c’era molto amore e che lo avevo spudoratamente rifiutato.
Cosi’ rilessi la lettera di mio padre, le mie lettere in cui gridavo che volevo andare via, le lettere in cui io mi sentivo malato. E cominciai a guardare di occhio diverso le cose e cominciai a sentirmi veramente uno stronzo (scusa la parola). Ma per poter pensare in santa pace dovevo stare lontano per un po’, stare per fatti miei. Cosi’ ho messo da parte il mio orgoglio e sono andato da mio padre per chiedergli se mi poteva dare soldi per un viaggio solitario in macchina per l’Europa. All’inizio mio padre non mi voleva dare uno spicciolo perche’ aveva paura che me ne sarei andato definitivamente chissa’ dove. Ma alla fine si e’ convinto, e cosi’ mi sono fatto 2 mesi in macchina intorno l’Europa.
Il viaggio mi ha aiutato molto, ho cominciato a vedere le cose diversamente. E sentii mancanza della mia famiglia. Quando tornai a casa per la prima volta mi sentii veramente a casa. Ora a circa due anni di distanza da quando lessi quella lettera di mio padre per voi, posso dire che sono molto cambiato, comincio a vedere di piu’ uomini e a conoscere altri gay, ma non posso dire comunque che mi sia accettato completamente. Ma per quello c’e’ mio padre, pronto a darmi una mano…
Vi sto scrivendo non per chiedervi aiuto, ma per ringraziarvi per cio’ che gli avete detto. Anche se con un po’ di ritardo…
Grazie.
Johnny

Ciao, Johnny,
abbiamo ricevuto la tua lettera di ringraziamento con una certa soddisfazione, come puoi ben immaginare.
Abbiamo avuto la conferma – se ce ne fosse stato bisogno – che il primo nemico di se stesso è proprio il giovane che non riesce ad accettare un diverso orientamento sessuale: è proprio questa mancanza di auto-accettazione che ha spinto, almeno per il passato, molte persone a mettere in atto comportamenti aggressivi o violenti nei propri confronti e possiamo ben capire lo sgomento e la preoccupazione di tuo padre che lo aveva vissuto quasi sulla sua pelle!
Bene, adesso ne sei quasi fuori.
Se le difficoltà fossero ancora abbastanza forti, non avere remore a ricorrere all’aiuto di uno specialista, tutti noi lo facciamo quando avvertiamo delle sensazioni di disagio, per vincerlo e riappropriarci del giusto benessere.
Devi cercare di rinforzare la tua identità, per poter vivere con gioia in una realtà piena di risorse e di affetti, sentendoti, in primo luogo, perfettamente a tuo agio con la tua famiglia, a casa tua che tu ben definisci piena d’amore.
Il grazie più forte, più sentito lo devi a tuo padre, che – anche con la fiducia che ti ha dato – è riuscito a farti superare la fase più acuta della tua malattia (immaginiamo con quanta apprensione ti abbia saputo in giro, solo, per l’Europa!!); quanto ad Agedo, noi facciamo, col cuore, il lavoro che – se potessero- farebbero tutti i genitori e ci sentiamo un po’ genitori di tutti voi, ragazzi e ragazze, quando siete in difficoltà.
Un augurio affettuoso da una mamma
Socia AGEDO
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