Questa notizia non piacerà affatto ai detrattori del matrimonio egualitario e delle adozioni per le coppie gay. Uno studio australiano, i cuidati sono stati recentemente diffusi, spiega che i figli delle coppie gay sono più in salute e più felici di quelli delle coppie eterosessuali. Lo studio, portato avanti dall’Università di Melbourne (e non da un’associazione lgbt o da una fondazione per la promozione dei diritti civili) e publbicato su Bmc Public Health smentisce tutte le teorie che voglioni i figli dei gay “infelici” perché costretti a vivere con due figure maschili o due femminili.
Sotto esame sono passati 500 bimbi, figli di cui il 20 per cento figli di coppie di uomini e l’80 di coppie di donne. Secondo i risultati dello studio, i figli delle coppie gay hanno il 6 per cento in più dei loro coetanei in termini di salute e una propensione alla coesione familiare superiore.
In termini di autostima, comportamento e salute mentale, invece la ricerca non ha riscontrato differenze.
Secondo Simon Couch, il professore che ha guidato il team autore della ricerca, nelle coppie gay c’è una migliore divisione delle responsabilità e dei compiti. “In questo caso i genitori, si dividono oneri e doveri non rispetto ai tipici stereotipi sessuali – scrive il professore -, ma semplicemente in base alle loro qualità e caratteristiche. Ciò contribuisce a sviluppare un clima più armonioso in casa e ha un impatto positivo sui figli e sulla loro salute”.
Infine, la ricerca evidenzia un aspetto che le famiglie omogenitoriali conoscono bene: quello che più fa male alla salute dei loro figli sono le discriminazioni di cui sono vittime da parte di chi non accetta e non comprende le loro famiglie.
Lo studio, definito il più grande mai svolto in questo campo per il numero di bambini e coppie coinvolte, è leggibile per intero a questo link.