I fondamentalisti ad Obama: "Promuovi le devianze sessuali" - barack agendaBASE - Gay.it Archivio

I fondamentalisti ad Obama: “Promuovi le devianze sessuali”

Alcuni gruppi di fondamentalisti cristiani si sono scagliati contro il programma del presidente appena insediatosi accusandolo di volere favorire: “il comportamento crimale degli omosessuali”.

I gruppi cristiani omofobi degli USA si sono accorti (non è mai troppo tardi, ci sarebbe da dirgli) che il nuovo presidente è a favore dei diritti delle persone lgbt.
Una sezione dell’agenda del presidente, sul sito della Casa Bianca è interamente dedicata ai diritti civili e contiene informazioni sui progetti dell’amministrazione Obama sui diritti di gay e lesbiche statunitensi. 

L’American Family Association ha una lunga tradizione di omofobia. In un messaggio ai propri sostenitori, il reverendo dell’AFA ha dichiarato: "E’ solo l’inizio dei piani di Obama per ristrutturare la società. La sua idea è che non valga la pena proteggere i bambini che rischiano di non nascere e che gli omosessuali meritino diritti speciali".

Altri si sono fatti prendere dal panico molto di più.
Il direttore di CovenantNews.com ha dichiarato che il nuovo presidente "ha intenzione di usare il proprio ruolo per promuovere e mantenere le devianze sessuali e il comportamento criminale degli omosessuali (intenzionalmente). I funzionari pubblici che approvano l’omosessualità, rendono il governo un disgustoso pozzo nero dal quale l’ abominio sarà vomitato in tutto il Paese".LifeSiteNews.com dichiara: "L’amministrazione Obama ha reso pubblici i propri piani per attuare la politica omosessuale più radicale della nazione".

Ecco un estratto preso da un discorso fatto da Obama a giugno del 2007: "Anche se sono passati molti anni dalla rivolta di Stonewall del 1969, c’è ancora moltolavoro da fare. Troppo spesso la questione dei diritti delle persone LGBT è stata strumentalizzata da coloro che vogliono dividerci. Ma in fondo questo problema riguarda chi siamo noi come americani. Riguarda il fatto che questa nazione sia in grado o no di tenere fede alle sue promesse fondanti di uguaglianza trattando tutti i suoi cittadini con dignità e rispetto".