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I libri gay del 2008: cosa ci riserva il nuovo anno

Daniele Scalise, padre gay, si confessa alla figlia, il secondo romanzo di Soehnlein, autore di “Il mondo dei ragazzi normali” e altre novità per il nuovo anno.

Sarà una sorta di coming out all’incontrario ad inaugurare il 2008 letterario. Che comunque si preannuncia ricco di interessanti novità in libreria nell’ambito gay. Il 16 gennaio arriva, edito da Rizzoli, il nuovo libro di Daniele Scalise, già curatore della collana Mondadori di racconti gay Men on mene delle rubriche Gaywatch sull’Espresso e Froci sul Foglio di Ferrara.

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Il titolo (Lettera di un padre omosessuale alla figlia, 144 pagine, 14 euro – prezzo indicativo) svela il contenuto del libro, realizzato dal giornalista romano come una confessione esplicita, senza peli sulla lingua, sulla propria identità di uomo che vive l’omosessualità dopo l’esperienza della genitorialità. Da quanto è dato sapere e da quello che possiamo aspettarci da uno come Scalise (nella foto con il giornalista Pasquale Quaranta), abituato ad affrontare tutti i temi senza ipocrisie e falsi moralismi, questa lunga “lettera” potrebbe essere un bel mezzo per scardinare quei luoghi comuni che ancora perdurano sulla condizione gay.

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Sul fronte della narrativa, invece, un atteso ritorno è quello di K. M. Soehnlein, autore del celebratissimo Il mondo dei ragazzi normali: a febbraio esce in Italia il suo secondo romanzo You can say you knew me when, tradotto da Baldini Castaldi Dalai con Tu che già mi conoscevi (500 pagine, 18,50 euro) che mette a confronto padre e figlio, anni Sessanta e Novanta, omosessualità e omofobia. Protagonista il giovane sfaccendato produttore radiofonico Jamie costretto ad abbandonare la sua gaya vita di San Francisco per tornare nel provinciale New Jersey in seguito alla morte del padre, che non ha mai accettato la sua omosessualità. Nella vecchia casa di famiglia, Jamie scoprirà alcune tracce che risalgono al 1960, periodo in cui sorprendentemente il padre viveva proprio a San Francisco una vita misteriosa e un po’ beat in compagnia dell’amico Dan Poster, poi scomparso senza lasciar tracce. Deciso a risalire alla verità della storia paterna, Jamie si impegna a ricostruire la vita del genitore scoprendo il contrasto tra la beat generation di quegli anni e il boom di internet dell’epoca più recente. Un libro, secondo le recensioni statunitensi, che si legge tutto d’un fiato.

Sul fronte delle case editrici gay, un testo interessante viene dalla Playground che a febbraio manderà sugli scaffali Tra mamma e Jo di Julie Anne Peters (160 pagine, 12,00 euro), storia del quattordicenne Nick che, attraverso una serie di aneddoti divertenti e toccanti, racconta l’esperienza di crescere insieme a due madri, gli insulti a scuola e le discriminazioni di chi non accetta Jo and Erin come coppia con figlio. Sono prove difficili, ma nulla a confronto del dolore che porterà con sé la separazione delle due donne quando la madre naturale di Nick si innamorerà di un’altra donna. Comincerà allora un percorso di frustrazioni, di senso di fiducia tradito.
Ancora sul tema del rapporto tra omosessualità e genitorialità il romanzo di Marie-Aude Murail edito da Giunti in gennaio, Oh, boy! (160 pagine, 8,90 euro): il titolo fa riferimento all’intercalare usato dal protagonista, il 26enne gay e spensierato Barthélémy Morlevent, quando si trova di fronte a situazioni inusuali e travolgenti. E ciò che aspetta il giovane Barthélémy è in effetti travolgente: all’improvviso scopre che i tre ragazzini appena conosciuti e rimasti da poco orfani sono in realtà suoi fratellastri, cioè la sua unica e sola famiglia. O quasi. Perché in effetti Barthélémy ha una sorellastra più vecchia e certo più “inquadrata” di lui. Chi dei due avrà l’onere (o l’onore?) di aggiudicarsi la tutela dei tre bambini?

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Sul versante storico si segnala l’iniziativa editoriale di Guanda che a marzo pubblicherà in Italia La spada di Mishima di Christopher Ross (300 pagine, 19 euro), frutto della ricerca condotta dall’autore sul controverso scrittore giapponese suicidatosi secondo l’antico rituale del “seppuku” (pugnalandosi al ventre e facendosi decapitare con un’antica spada) il 25 novembre del 1970 dopo un fallito colpo di stato. Durante la sua ricerca, Ross incontra coloro che hanno conosciuto Mishima; artisti e critici, soldati e samurai, amanti e biografi, perfino la persona che gli ha insegnato la tecnica del hara-kiri. Un libro di viaggio che diventa biografia e racconto filosofico, e ritratto di un paese che ancora deve fare i conti con questa morte.
Infine anticipiamo a tutte le lettrici l’uscita per i tipi della Graphe di Donne, romanzo d’esordio di Ginevra Brandi colmo di sentimento ed erotismo, di poesia e incontri online: Donne è il percorso tormentato e intenso di una donna alla
ricerca del senso della vita e, ovviamente, dell’amore, un ritratto denso della nuova femminilità, sfrontata e sensibile allo stesso tempo, delle donne ai tempi di internet.