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IGNORATI DA TUTTI

Anche Ciampi rifiuta di incontrare i sieropositivi, riuniti a Roma per un incontro organizzato da Anlaids. Ce ne parla la curatrice. Mentre la Lila lancia dieci giorni contro stigma e discriminazione.

ROMA – Nessuno dei tanti politici invitati, ha aderito all’Incontro Nazionale delle Persone con Hiv o Aids che si terrà venerdì 29 e sabato 30 novembre al Jolly Hotel Midas di Roma. «Abbiamo invitato tutte le autorità, ma nessuno ha risposto», spiega con amarezza Rosaria Iardino, coordinatrice del Gruppo Nazionale Persone Sieropositive aderente all’Anlaids, che ha organizzato l’incontro: due giorni dedicati ai diretti interessati, in mezzo alle tante iniziative programmate in occasione della Giornata Mondiale della Lotta contro l’Aids del 1° dicembre.

All’incontro di Roma la Iardino ha invitato i ministri Sirchia, Tremonti, Maroni, ha persino chiesto un incontro con il Presidente della Repubblica Ciampi: «Pochi ci hanno degnato di una risposta. Sirchia ha ignorato due inviti, Tremonti ha rifiutato di ricevere una delegazione, Maroni ha scritto che non poteva venire. E Ciampi, per il secondo anno consecutivo, non ha potuto ricevere una delegazione a causa di precedenti impegni in agenda. Ma come? Ha ricevuto tutti, perché i malati di Aids no?»

Al rifiuto di Ciampi, i partecipanti all’incontro del 29 e 30 novembre risponderanno comunque con un’azione forte: «Depositeremo davanti al Quirinale un enorme fiocco rosso, il "Red Ribbon" che simboleggia da anni la lotta contro la malattia». Un’azione simbolica, che seguirà una marcia di protesta e un sit-in, a conclusione della "due giorni" di lavori: il pomeriggio di sabato 30 novembre, i partecipanti partiranno da piazza Esedra alle 15.30 per un corteo per "Il Diritto alla Salute e alla Gratuità dei Servizi".

Non è rosea la situazione delle associazioni dei sieropositivi in Italia: nel nostro paese, al contrario di quanto avviene negli altri paesi "sviluppati", i gruppi di Hiv+ non sono coinvolti nei progetti ministeriali, né nella ricerca scientifica, e nemmeno nella realizzazione dei protocolli sperimentali, se non nel ruolo di cavie umane. Non c’è alcun coordinamento ufficiale tra interventi di sanità pubblica e l’attività, fondamentale, svolta dalle associazioni di sieropositivi, né queste hanno rappresentanti nei luoghi in cui vengono prese le decisioni riguardanti la lotta all’Aids.

Un quadro intollerabile e drammatico, che ha spinto la Iardino, unica rappresentante della comunità dei sieropositivi, ad abbandonare recentemente la Commissione Nazionale Aids: «Dopo la pubblicazione degli opuscoli ministeriali destinati agli studenti (vedi articolo "Aids, bocciato il Ministro", ndr) restare in commissione avrebbe significato legittimare un comportamento che non sento, come sieropositiva e come attivista, di poter sostenere».

Le due giornate di studio organizzate a Roma saranno l’occasione per fare il punto sulla storia dell’epidemia nel nostro paese, per analizzare meglio i pro e i contro delle nuove terapie, e per interrogarsi sulle strategie che possono permettere ai sieropositivi di essere più presenti e ascoltati.

Ma sarà anche un’occasione per conoscersi: al termine dei lavori, al Nuovo Auditorium di Roma ci sarà la serata-evento "Charity Night" per tutte le persone intervenute all’iniziativa, un momento di serenità e di solidarietà offerto dall’Anlaids, in collaborazione con Di Gay Project, per permettere alle persone sieropositive giunte a Roma da tutta Italia di stringere legami.

Anche la Lila, altra organizzazione di persone con Hiv e Aids attiva sul territorio nazionale, si mobilita per il primo dicembre "contro stigma e discriminazione": questo è lo slogan lanciato dall’Unaids – agenzia dell’Onu che si occupa di Aids – e fatto proprio da Lila Cedius – CEntro per i Diritti Umani e la Salute pubblica. La sede della Lila attiva con progetti di ricerca e intervento in Italia e all’estero, amplia quest’anno il proprio impegno, e dal 1° dicembre arriva fino al 10, Giornata Mondiale dei Diritti Umani, con "Il Ponte Dei Diritti", una serie di iniziative per promuovere la cultura della solidarietà e dare sostegno agli interventi dell’associazione.

Per questa iniziativa, domenica Anima Nera propone uno spettacolo teatrale su Derek Jarman a Milano, giovedì 5 Mauro Pagani e la Wha Wha Band si esibiscono al Bloom di Mezzago (MI), venerdì 6 i Modena City Ramblers e altri suoneranno a Bologna, e sabato 7 dicembre Paolo Rossi sarà al Teatro Smeraldo di Milano con "Questa sera si recita Molière".

Il Ponte Dei Diritti andrà a sostenere in particolar modo, tra i progetti della Lila Cedius, il progetto "Sudafrica", intervento di riduzione della trasmissione dell’HIV durante la gravidanza nella Northern Province del Sudafrica, dove la percentuale di donne sieropositive è estremamente elevata e dove Lila CEDIUS sta lavorando a stretto contatto con l’associazione locale WHP.

Lila CEDIUS sta anche svolgendo numerose attività di progettazione, prevenzione e ricerca che hanno come focus centrale quello del diritto alla salute delle fasce di popolazione più svantaggiate: progetti "Back to work" (AIDS e lavoro), "Chat line" (forum on-line su HIV e AIDS), "change" (AIDS, salute e diritti nell’Unione Europea).