Il convegno omofobo di Milano diventa un tour in 100 città - cristina cappellini 1 - Gay.it Archivio

Il convegno omofobo di Milano diventa un tour in 100 città

Nonostante l’autogol dello scorso gennaio, gli organizzatori rilanciano. Dal Pirellone.

L'assessora Cappellini

L’assessora Cappellini

Non è bastato il clamoroso autogol di Milano di qualche mese fa . Dalla contestata iniziativa della Regione Lombardia nasce un progetto che si chiama “100 città per la famiglia”. Obiettivo, riproporre in cento città, appunto, lo stesso convegno “Difendere la famiglia per difendere la comunità” organizzato nel capoluogo lombardo sfruttando il vessillo di Expo il 17 gennaio scorso.
L’iniziativa è stata presentata durante una conferenza stampa tenutasi oggi al Pirellone, sede della Regione Lombardia alla presenza dell’assessora lombarda alle Culture, identità e autonomie, Cristina Cappellini (Lega Nord), del il capogruppo del Carroccio al Pirellone, Massimiliano Romeo, del direttore di Tempi, Luigi Amicone del consigliere di Zona 6 Lega Nord Milano e fondatore dell’associazione “Il Talebano”, Vincenzo Sofo.

La stretta di mano tra Maroni e don Inzoli durante il convegno di Milano

La stretta di mano tra Maroni e don Inzoli durante il convegno di Milano

La Regione Lombardia, dunque, sceglie di farsi portavoce, ancora una volta, di istanze da più parti bollate come retrive già durante la vicenda Expo e di promuovere un tour che dovrà tenersi in cento città entro l’anno. Tra le sedi già probabili ci sono Roma, Napoli, Bergamo, Brescia, Verona e Brindisi.
“Sono felice che, dopo il convegno organizzato in Regione, ci sia stato un effetto a catena – ha dichiarato Cappellini -. Si è capita l’importanza dei temi trattati in quell’occasione”. Quello che gli organizzatori dicono di voler contrastare è “un tentativo di scardinare il modello tradizionale di società, già provato dalla crisi economica e di valori”. Immancabile il riferimento alle scuole dove, ha dichiarato ancora Cappellini, “è sempre più diffusa la propaganda gender” e ci sarebbero in atto “delle campagne che mirano a strumentalizzare anche i bambini”. Per il capogruppo Romeo “si vuole creare un uomo senza sesso”. Il consigliere regionale, che indossava una cravatta di D&G in segno di solidarietà ai due stilisti in questi giorni al centro delle polemiche per le dichiarazioni rilasciate a Panorama, ha poi concluso: “Nel momento in cui nelle scuole inviteranno anche qualcuno che la pensa come noi quando si parla di gender, allora nei nostri convegni inviteremo qualcuno per il
contraddittorio”.