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IL LATO SELVAGGIO DEL CINEMA

Esce nelle sale ‘Wild Side’, l’intenso film di Sébastien Lifshitz, vincitore del Teddy a Berlino. Storia di un marchettaro arabo, un gigantesco boxeur russo e una trans che fa la vita.

Crudo, elegante, essenziale, così potremmo definire l’ultimo splendido lavoro di Sebastien Lifshitz, il regista del già fortunato Presque rien.
Francia: i destini di tre solitudini s’incrociano, un marchettaro arabo, un gigantesco boxeur russo fuggito dall’esercito durante la guerra in Cecenia e un transessuale che per sopravvivere fa la vita.

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Wild Side è tutto qui, nelle vite di tre rappresentanti della marginalità della nostra epoca che hanno perso le loro radici, la loro famiglia e che le ritrovano amandosi l’un l’altro. Il loro sistema di comunicazione non è la lingua (l’inglese, il francese e il russo si confondono in una babele incomprensibile) bensì il corpo su cui il regista indugia senza voyeurismo. Le scene in cui i nostri antieroi si prostituiscono sono realistiche e disperate, offerte al pubblico senza presunzione di giudizio, ma in modo realistico e vero. Il pregio del film sta infatti nella discrezione con cui la macchina da presa si immerge nella vita dei personaggi, dandoci la possibilità di riflettere sul destino di ognuno di noi perché Stephanie, Michail e Jamel finiscono per somigliarci, la loro disperazione, il loro bisogno d’amore è simile al nostro.

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Il collante di tutta la storia è Stephanie/Pierre (l’attrice è alla sua prima esperienza cinematografica), affascinante, risoluta e triste che vivrà l’esperienza della morte di sua madre forte della presenza dei suoi due amori: Jamel e Michail. In una desolata e sperduta campagna parigina i nostri supereranno il dolore della perdita della famiglia tradizionale (la madre di Stephanie morirà di tumore, incapace di capire le scelte della figlia) per ricostruire e rafforzare, se è possibile, un legame che pur s’ ispira a quell’ideale familiare.

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Acclamato all’ultimo Festival di Berlino, il “Jules et Jim del 2000”, come è stato definito dalla critica, Wild Side ha partecipato al Festival di Cinema Gaylesbico di Milano di quest’anno vincendo il premio del pubblico, segno di un’attenzione e una maturità finalmente raggiunta rispetto a tematiche di non facile presa.
Il film è proiettato nelle seguenti sale:
Bologna – Cinema Odeon
Firenze – Cinema Fiorella
Genova – Cinema Ariston
Milano – Cinema Eliseo
Roma – Cinema Quattro Fontane