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Il M5S dice sì alle unioni civili consultando gli iscritti al blog

La quasi totalità degli iscritti al blog di Grillo ha detto “sì”. Ma non senza polemiche.

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Il Movimento 5 Stelle ha detto sì alle unioni civili per le persone gay e lesbiche. O meglio, 21.360 sui 25.268 registrati sul blog del leader Beppe Grillo si è espresso a favore. E’ questa dunque adesso la posizione ufficiale del movimento sulla questione. Una votazione che, però, non ha mancato di suscitare polemiche. Se da un lato, infatti, è ormai assodato che questa è la modalità che i pentastellati si sono dati fin dall’inizio della loro esperienza politica per decidere come votare in aula su questa o quella questione, in molti si sono chiesti se anche le posizioni sui diritti civili dovessero essere soggetti ad un sondaggio tra gli iscritti (e neanche tutti) al movimento. Il movimento di Grillo, alle elezioni politiche, ha ottenuto 8.688.231 voti alla Camera dei Deputati e 7.285.477 voti al Senato.
La votazione si è svolta dalle 10 alle 19 di ieri cosa che, come fa notare Polisblog , ha lasciato fuori tutti coloro che in quella fascia oraria, magari per questioni di lavoro, non possono accedere ad un PC e dire la loro. Ma a suscitare qualche ulteriore polemica è stato il cambio di quesito fatto in corsa.

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La votazione, infatti, si era aperta con un quesito che faceva riferimento ad una legge che ricalcasse quella tedesca, con le stepchild adoption, ovvero quella in discussione alla Commissione Giustizia del Senato, di cui è relatrice la senatrice Monica Cirinnà.
“Tenete presente che il testo sulle unioni garantisce molto le coppie al pari del matrimonio, salvo adozioni ex novo per le coppie omosessuali” aveva scritto Alberto Airola, senatore del M5S, in un lungo status utilizzato per spiegare agli iscritti al blog ciò su cui si chiedeva loro di esprimersi.
Ad un certo punto della giornata, però, il quesito è cambiato, trasformandosi in un generico “sei favorevole all’introduzione nel nostro ordinamento giuridico delle unioni civili fra persone dello stesso sesso?”. Spariti, dunque, i riferimenti alle stepchild adoption e al fatto che la legge in discussione prevede quasi gli stessi diritti del matrimonio.
I risultati, comunque, sono stati resi noti dopo le 21 di ieri sera e decretano la posizione favorevole del M5S alle unioni civili.
Vale la pena ricordare che recenti sondaggi hanno diffuso dati secondo cui una percentuale che va dal 52 al 72 per cento degli elettori del M5S sarebbero favorevoli al matrimonio egualitario. Lo stesso Grillo, del resto, ai tempi del governo Letta si era espresso a favore del matrimonio egualitario specificando, però, che non si tratta di una priorità, o almeno così la pensava allora. Per altro, in molti comuni d’Italia, proprio i consiglieri del M5S si stanno facendo promotori, insieme ad altri, delle trascrizioni del matrimoni celebrati all’estero e dei registri delle unioni civili.