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Il Mario Mieli: niente guerra fra poveri

Nessun attacco politico ad Arcigay ma solo un ricorso contro le motivazioni della gara vinta da Arcigay, inadeguate secondo il Mario Mieli. «abbiamo ricevuto pressioni da politici».

Leggiamo un comunicato di Fabrizio Marrazzo, Presidente di Arcigay Roma, relativo all’assegnazione con bando del Contact Center antiomofobia (Gay Help Line) del Comune di Roma.

Innanzitutto siamo sorpresi per il grande ritardo di questa dichiarazione, poiché il Mario Mieli aveva presentato ricorso ben due mesi fa, ed Arcigay Roma è stato immediatamente informato a tal punto di costituirsi in giudizio.

Ci stupisce inoltre che Marrazzo ci accusi di attaccare politicamente la sua associazione attraverso uno strumento legale.

Precisiamo che se avessimo voluto attaccare politicamente Arcigay Roma, avremmo potuto farlo da tempo per una serie di motivazioni,  ma per carità di popolo abbiamo evitato, anche per il proficuo percorso di collaborazione con Arcigay Nazionale e con tutte le altre associazioni del mondo omosessuale e transessuale italiano.

Per esempio già all’epoca  della nascita stessa della Gay Help Line, elargita ad un’associazione a quel tempo priva di qualunque esperienza specifica, si sarebbe potuto sottolineare questa “particolarità” e stupirsi pubblicamente per incongruenze quali la pubblicizzazione di un enorme flusso di contatti telefonici prima ancora  che la linea fosse attiva.

Del resto per la stessa carità di popolo e per non dare l’impressione di una guerra fra poveri abbiamo evitato di divulgare nei mesi scorsi l’uso di uno strumento legittimo come un ricorso amministrativo.  E avremmo continuato a farlo qualunque fosse stato l’esito dello stesso, consapevoli che una cosa sono gli strumenti giuridici e l’altra il confronto politico.   

Evidenziamo infine che il ricorso da noi presentato riguarda  le motivazioni di assegnazione del Contact Center valutati da noi inadeguate; questa è la metodologia corretta e trasparente che si utilizza in qualsiasi Bando pubblico senza che nessuno se ne senta attaccato od offeso.

Sempre per carità di popolo abbiamo evitato in questi mesi di diffondere le diverse pressioni a ritirare il ricorso, pur rimanendo allibiti quando queste provenivano dirette ma con modalità tortuose da esponenti politici, che chiariamo non essere dell’Amministrazione Comunale.

Infine invitiamo Marrazzo ad evitare di coinvolgere in questa polemica le altre associazioni collegate ai due raggruppamenti che si erano presentati a bando, essendo la questione tecnicamente e sostanzialmente riferibile ai due capo fila, cioè Arcigay Roma e “Mario Mieli”, a meno che non sia desiderio di Marrazzo scatenare una tenzone planetaria che non interessa a nessuno.

Precisiamo infine di non ricevere contatti diretti da parte di Fabrizio Marrazzo da mesi immemorabili, ne tanto meno inviti ad unire la nostra ventennale specifica esperienza per una Linea amica, cosa del resto non obbligatoria.

Ci auguriamo di non aver sprecato tanta carità di popolo ovvero tanta saggezza politica e relazionale, e invitiamo il passionale Marrazzo ad una maggiore serenità.
 
Rossana Praitano
Presidente
Circolo di cultura omosessuale “Mario Mieli”