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Il nuovo porno gay e il caso Chris Crocker

E’ diventato famoso per una difesa un po’ sopra le righe di Britney Spears pubblicata su YouTube. Adesso Chris Crocker si prepara a girare un film porno gay con un cachet da 70.000 euro.

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Per qualche nostalgico si stava meglio quando gli appassionati di hard gay si facevano bastare la stessa videocassetta – magari recuperata fra mille difficoltà – per mesi e potevano apprezzare al meglio quei performer che diventavano dei miti irraggiungibili, vere e proprie gay pornstars che si prestavano al porno col contagocce. D’altra parte c’è anche chi sostiene che la possibilità di poter scegliere istantaneamente fra una quantità pressoché infinita di video, seguire il gay porn performer preferito in diretta e aggiungerlo fra gli amici di Facebook sia stato come passare dalla notte al giorno. Quel che è certo è che, grazie ad internet, la pornografia gay è cambiata profondamente, e con essa anche il modo di intendere la carriera di gay porn performer. Facciamo un esempio pratico: oggi è possibile debuttare in uno dei tantissimi siti più o meno amatoriali online, e se non si firma un contratto in esclusiva si può passare ad un altro sito e ad un altro ancora.

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Un sito di media qualità non paga meno di 300 dollari per scena, un po’ più di 200 euro, anche se la quotazione può crescere notevolmente a seconda della popolarità, delle doti e della fama di ciascun performer. Ovviamente più il sito è prestigioso ed esigente e più sarà alto il compenso iniziale. Questo significa che se un aspirante performer ha una discreta conoscenza del settore e delle buone qualità, può diventare un vero e proprio stacanovista del porno, iniziando da subito a lavorare stabilmente e ad avere entrate regolari, come ad esempio è successo a  Jason Crystal. Questo culturista di origini italo-nippo-cubane ha debuttato come gay-for-pay nel 2009 e nel giro di un anno aveva già girato quasi cento scene per non meno di una ventina di siti. In questo, ovviamente, non c’è nulla di male, ma una tale sovraesposizione ha finito per impedirgli di diventare una vera star. Infatti a distanza di due anni non è più richiesto come all’inizio, anche se in tanti avevano visto in lui qualcosa di più che un semplice presenzialista del sesso.

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Sia come sia il giro di denaro dei siti più prestigiosi è tale da attirare anche nomi notissimi nel giro delle produzioni tradizionali, come ad esempio Johnny Hazzard, che ha preferito non rinnovare il contratto in esclusiva con Chi Chi LaRue proprio perché non gli garantiva entrate tali da fargli rinunciare alle proposte del sito randyblue.com, con il quale infatti ora gira una scena al mese. Non ci è dato sapere qual era la proposta di Chi Chi LaRue e la controproposta di randyblue.com, ma probabilmente non si è trattato di briciole, visto che Chris Crocker ha reso pubblico il contratto di esclusiva che ha appena firmato proprio con Chi Chi LaRue. Chris Crocker è diventato famosissimo con un video su YouTube in cui difendeva il suo idolo Britney Spears e da allora in poi era diventato una vera e propria web celebrity. Dopo aver visto alcuni suoi scatti hot la regista in drag Chi Chi LaRue gli ha fatto una proposta decisamente allettante, che solo ora si conosce nei dettagli.

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Il suo primo film verrà girato a novembre, e sarà composto di cinque scene. In due Chris avrà un ruolo attivo, in due sarà passivo e nella scena di gruppo finale non si dovrà formalizzare: il tutto per un compenso pari a 100.000 dollari, circa 70.000 euro. Inoltre da luglio a novembre la produzione pagherà a Chris un personal trainer che dovrà modellare il suo fisico nel migliore dei modi. Il contratto stabilisce anche che Chris non potrà più postare foto hard sui suoi spazi internet, e che dovrà concedere in esclusiva alla Channel One di Chi Chi LaRue l’organizzazione delle sue apparizioni in pubblico, nei locali come nei talk show.

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Non male per un ragazzo di 23 anni al suo primo video hard gay, vero? E tutto perchè è diventato una web celebrity su YouTube quando di anni ne aveva 21. Sembrano davvero lontani i tempi in cui le case di produzione americane cercavano aspiranti performer mettendo annunci sui giornali hard della West Coast, o quando George Duroy cercava i futuri ragazzi della Bel Ami nelle palestre e nelle piscine dell’Est Europa. D’altra parte, se è vero che i tempi cambiano è anche vero che il porno è da sempre lo specchio della società, con tutte le sue evoluzioni e le sue contraddizioni.

di Valeriano Elfodiluce