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Il parlamento europeo in soccorso dei gay lituani

Bruxelles ha approvato una risoluzione che chiede al parlamento lintuano di ritirare gli emendamenti omofobi presentati lo scorso novembre e che puniscono la stampa e impediscono ai giovani informarsi

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Il Parlamento Europeo ha approvato oggi a larghissima maggioranza, anche grazie a molte delegazioni moderate del Partito Popolare Europeo, la risoluzione dei gruppi ALDE, Pse, Verdi e Gue sulla "violazione della libertà di espressione e sulle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale in Lituania".

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"Il Parlamento Europeo – si legge in una nota dell’Associazione Certi Diritti -, con questo atto, chiede al Parlamento lituano di bocciare i progetti di emendamento al codice amministrativo, presentati lo scorso novembre, che puniscono la "pubblica promozione delle relazioni omosessuali" con una multa compresa tra i 2.000 e i 10.000 LTL (ovvero tra i 580 – 2.900 euro), di consentire ai minori di avere libero accesso alle informazioni sull’orientamento sessuale e di tutelarli contro le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale, modificando la legge sulla "difesa dei minori rispetto alle informazioni pubbliche" ed il progetto di legge sull’istruzione, di chiarire il significato del divieto previsto dalla legge sulla pubblicità, che proibisce la "manifestazione o promozione dell’orientamento sessuale". Nella risoluzione i deputati di Bruxelles si congratulano anche con la Presidente della Lituania Dalia Grybauskaitė e la Commissiaria per i diritti fondamentali Viviane Reding per la loro azione in difesa dei diritti fondamentali delle persone lgbt e chiedono alla Presidente di opporre il veto agli emendamenti se fossero approvati".

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La Risoluzione, inoltre, chiede alla Commissaria Reding di lanciare una "Tabella di marcia (Roadmap) dell’Unione Europea contenente misure concrete contro l’omofobia e le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale". "L’Associazione Radicale Certi Diritti – continua la nota -ringrazia il Parlamento Europeo per l’ulteriore appoggio ai diritti delle persone lgbt(e) in Lituania ed in Europa e chiede alla Commissione di lanciare la Roadmap per i diritti lgbt(e)  al fine di assicurare che leggi come quella votata in Lituania non possano trovare spazio nei paesi membri dell’Ue, visto l’evidente intento discriminatorio nei confronti di una parte dei cittadini".