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IL PORTAFOGLI NON VA IN VACANZA

Agosto è tempo di ferie, ma anche il momento in cui in molti casi occorre rivedere i nostri investimenti, la loro allocazione, e tirare un po’ le somme della prima parte dell’anno.

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LA LENTE DI INGRANDIMENTO
Agosto tempo di vacanze, e come tale importante ricarica per prepararci alla ripartenza settembrina.
Ma anche il momento in cui in molti casi occorre rivedere i nostri portafogli, la loro allocazione, e tirare un po’ le somme della prima parte dell’anno.
Ed in talune fattispecie è una buona occasione per fare, laddove necessarie, le opportune modifiche in vista dell’autunno finanziario.
Proprio in tema di asset allocation ecco il nostro suggerimento per 4 tipologie di rischio.
RICHIO BASSO.
In questo caso consigliamo un 45% in strumenti di liquidità ed una uguale percentuale in obbligazioni/titoli di stato a basso rischio con duration non elevata.
Il restante 10% potrà essere investito in obbligazioni con maggior rendimento, anche a scapito del rating.
RISCHIO MEDIO-BASSO.
Circa la metà del patrimonio dovrà essere investita in titoli obbligazionari di estrema tranquillità, mentre un 30% potrà essere indirizzata verso obbligazioni “corporate” o bancarie non facenti parte del paniere “obbligazioni a basso rischio/rendimento”.
Una piccola percentuale di liquidità (10%) è ancora opportuno averla, mentre un altro 10% dovrebbe essere “spalmato” in azioni. Con particolare riguardo ad America ed Europa.
RISCHIO MEDIO-ALTO.
Ancora una congrua parte investita in obbligazioni (30% a basso rischio ed un 25% ad alto rischio), un 10% in liquidità ed un 30% in azioni.
In questo caso nel paniere azionario sono da considerare anche aree maggiormente speculative come il mercato “emergenti”.
RISCHIO ALTO.
Ovviamente qui la maggior fetta del patrimonio sarà destinata ai mercati azionari (circa il 60%), con una composizione assai spregiudicata che includa anche paesi emergenti, area asiatica e sicav specializzate in comparti.
Opportuna una parte obbligazionaria (25%) equamente distribuita tra titoli di elevato rating ed obbligazioni societarie con più alto rendimento e giudizio sufficiente.
Necessaria una liquidità leggermente superiore alle precedenti casistiche (15%).

di Sirio Belli