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IL RAGAZZO DALLA LINGUA DI SERPENTE

Sono usciti molti romanzi che affrontano il tema della diversità, da Doris Lessing a Pontiggia. Il romanzo di Guido Conti

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Diverso. E quindi reietto, maltrattato, ripudiato. Anche il protagonista del romanzo di Guido Conti "Il taglio della lingua", come il "Ben nel mondo" di Doris Lessing (Feltrinelli) e il Paolo descritto da Pontiggia in "Nati due volte" (Mondadori), ha nell"aspetto fisico il segno della sua difficoltà a entrare nel mondo. Paolo è disabile, Ben un gigante, e il protagonista del romanzo di Conti ha una lingua che guizza nell"aria come quella di un serpente, lunga svariati metri. Ma mentre Pontiggia dà un futuro al suo Paolo nella quotidiana necessità di accettare la propria diversità, la Lessing e Conti insistono sugli aspetti più drammatici e spettacolari. Forse per questo il destino dei loro protagonisti è tanto infausto. In fondo né il Ben della Lessing né il ragazzo dalla lingua lunghissima riescono a pensare la propria diversità, a lottare non per un attestato d"uguaglianza ma per il riconoscimento di un diritto ad essere altro dagli altri senza per questo provocare paura e discriminazione. Ben e il ragazzo-serpente sono circondati da gente che li emargina, li scansa, li uccide dentro, il Paolo di Pontiggia ha la famiglia a sostenerlo, e questa è un"altra importante differenza. Ma anche il linguaggio fa la sua parte: Guido Conti non ha risparmiato in aggettivi, perciò, talvolta, il romanzo abbonda di dramma. Ma si legge d"un fiato, e il ragazzo con la lingua enorme, che diventa fenomeno da baraccone e poi finisce reietto per sempre, è una figura che non si dimentica

Guido Conti

Il taglio della lingua

Guanda, pp.140

di Demetrio Fury