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Il sindaco di New York Bloomberg per i matrimoni gay

“La quasi uguaglianza non è uguaglianza”. A dirlo è stato ieri il sindaco di New York Michael Bloomberg che si è dichiarato a favore di un superamento delle unioni civili per i matrimoni gay.

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In occasione del suo discorso alla Università Cooper Union di Manhattan, il sindaco di New York Micheal Bloomberg ha parlato di come sia necessario, oggi, approvare il matrimonio per le persone gay e lesbiche. «È arrivato il momento – ha detto Bloomberg – di consentire a milioni di uomini e donne di diventare pienamente membri della famiglia americana, dobbiamo continuare il cammino iniziato dai nostri padri fondatori». «Quando incontro un newyorkese che è gay o quando parlo con i membri del mio staff che sono gay non riesco a dirgli che lo stato di New York si sta comportando bene con loro», ha detto ricordando come nel 2009 il senato di New York respinse una proposta di legge sui matrimoni gay. «Quando guardo mia nipote negli occhi, Rachel, non riesco a dirle che è giusto che il suo stato non le consenta di sposarsi. Le unioni civili non sono abbastanza. Nella nostra democrazia, la quasi uguaglianza non è uguaglianza».

Blomberg ha poi ricordato i moti di Stonewall, il locale di New York teatro della prima rivolta gay nel 1969. «Oggi la maggioranza degli americani è a favore del matrimonio gay e sempre di più le persone giovani tendono a vedere il matrimonio gay come negli anni Sessanta si vedevano i diritti civili», ha aggiunto Bloomberg «La prossima grande barriera della nostra generazione è il divieto sui matrimoni gay. Non è una questione di se, è una questione di quando».