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IL TELEFONINO DEL 2003

L’anno si chiude con importanti novità: il lancio degli MMS, la partenza dell’Umts, e si parla anche di Wi-Fi. Vediamo cosa ci riserva il prossimo anno sulle sponde della telefonia mobile.

Dopo un inizio assolutamente “piatto”, questa parte finale del 2002 sembra anticipare grandi trasformazioni nel mondo del Mobile: il lancio degli Mms, che portano finalmente su cellulare servizi di messaggistica multimediali basati su protocolli Internet; l’attivazione dei primi hot spot pubblici Wi-Fi, in corso proprio in queste settimane, che consentono l’accesso mobile a banda larga ad Internet dall’interno di centri pubblici; il lancio – annunciato per l’inizio del 2003 – delle prime applicazioni Umts da parte degli operatori italiani.
Durante il Convegno dal titolo “Mobile Internet 2003: oltre la voce, oltre il Gsm” del 21 novembre scorso, sono stati presentati i risultati della ricerca svolta nel corso dell’ultimo anno di attività dall’Osservatorio sul Mobile Internet promosso e gestito dall’Associazione Impresa Politecnico e supportato da Siemens Mobile Communications Spa. La ricerca ha lo scopo di scattare una fotografia approfondita dello stato attuale in Italia sia dei mobile services disponibili sul mercato consumer, sia delle applicazioni mobile attive in ambito aziendale (business to employee e business to business). Durante il Convegno sono emerse questioni piuttosto effervescenti sul ruolo dei Wireless Application Service Providers tra fornitori di contenuti ed operatori di telefonia mobile, sulle strategie per aumentare i ricavi con i mobile services e sul nuovo modello di Wireless Internet Service Providers a banda larga, le Wlan pubbliche meglio conosciute come Wi-Fi.
L’analisi sul mercato consumer, che si è focalizzata esclusivamente sui servizi fruibili su cellulare, ha evidenziato la seguente situazione.
– Un’ offerta dominata dai servizi Sms: sono 339 i fornitori identificati per oltre 1100 servizi (il 90 per cento dei quali è a pagamento), che offrono in prevalenza contenuti informativi di varia natura (per un peso complessivo del 61 per cento) e loghi e suonerie (23 per cento). Oltre la metà dei servizi censiti viene attivata direttamente da cellulare, attraverso numero breve (32 per cento) e Sim application toolkit – Sat (20 per cento); la restante parte dei servizi viene invece attivata attraverso canali non mobile, Web più dialer e Ivr più numero premium.
– Un ruolo ancora marginale degli Mms: l’offerta di servizi application to person è ancora limitata, riguarda prevalentemente contenuti di infotainment e di news e fa riferimento esclusivamente per ora agli operatori di telefonia mobile, anche se la maggior parte delle imprese intervistate operanti nel comparto Sms ha dichiarato di stare già lavorando per estendere la propria offerta anche agli Mms.
– Una situazione di quasi assoluta staticità dei servizi Wap, rimasta praticamente invariata da un punto di vista quantitativo, nel corso dell’ultimo anno e mezzo, anche a causa della mancanza di fonti di generazione di ricavo autonome rispetto agli operatori di telefonia. Ma le condizioni tecnologiche “al contorno” stanno profondamente cambiando. Le nuovi reti (Gprs, Umts ma anche Wi-Fi), e le nuove generazioni di telefonini (sempre più vicino a smartphone) stanno “spingendo”, a nostro avviso, verso un nuovo modo di intendere i mobile services in ambito consumer: sempre più basati sui protocolli Internet, fruibili con modalità integrate di messaging e di browsing e con maggiore interoperabilità con la rete fissa.

di Cellulari.it