IL VOLTO GAY DELL'EUROPA - mezzobustoRiccardo - Gay.it Archivio

IL VOLTO GAY DELL’EUROPA

Ecco Riccardo Gottardi, italianissimo co-presidente dell’ILGA Europe. Si dice che sia suo il “dossier” che ha determinato la trombatura di Buttiglione. “Ecco cosa faremo”.

MILANO – Cominciamo col presentarlo. Lui è Riccardo Gottardi, 28 anni il prossimo 4 maggio, laureato in Fisica Applicata all’Università di Pisa col massimo dei voti, nel ’97 entra in Arcigay lavorando al telefono amico e nelle attività sociali e di prevenzione. E’ iscritto ai Ds e impegnato nel Cods. Nel 2003 viene eletto co-presidente insieme a Jackie Lewis di ILGA-Europe e riconfermato l’anno dopo. Si racconta che sia stata opera sua il famoso dossier finito nelle mani degli europarlamentari che dovevano decidere su Buttiglione, un lavoro certosino sulle “marachelle” del filosofo che ha dovuto cedere lo scranno a Frattini. In quell’occasione è però successa una cosa che nessun organo di informazione ha riportato, chissà perché. Il giorno precedente l’audizione, tutti i deputati si sono trovati nella loro casella di posta un fax che indicava l’Ilga-Europe come un ricettacolo di affiliati alla pedofilia. Si cita l’audizione di Buttiglione ma anche il Brasile in occasione della sessione Onu sui diritti umani a Ginevra, quando mancò l’appoggio alla risoluzione sui diritti gay. Motivo: Ilga-Europe voleva legalizzare la pedofilia. Simili idiozie dovrebbero riguardare un’aula di tribunale, con tutte le organizzazioni Glbt come parti civili, se non fosse per l’anonimato riuscito a chi ha scritto contumelie così offensive contro un’organizzazione che difende da sempre i gay.
Riccardo, veniamo all’attualità. Cosa ne pensate dell’ingresso della Turchia nell’UE?
Ci sarà un percorso che ragionevolmente occuperà 2 anni; potenzialmente può essere un fatto positivo. La relazione con l’Europa ha già favorito un miglioramento degli omosessuali in Turchia, con la riforma del Codice Civile; ha permesso per la prima volta che organizzazioni omosessuali venissero prese in considerazione da organismi governativi.
Affermiamo che l’Unione Europea fa bene alle persone Glbt?
Sì, perché uno dei criteri fondamentali per l’ingresso di un paese nell’Unione è di raggiungere determinati standard di rispetto dei diritti umani, quindi anche diritti delle persone Glbt. In Romania non solamente hanno depenalizzato l’omosessualità ma hanno introdotto una legge antidiscriminazione, un’agenzia governativa di lotta contro le discriminazioni anche omosessuali. Il fatto che non sia ancora tra i paesi aderenti deve spingerci a far funzionare queste leggi e norme che al momento non vengono attivate.
Qui entrate in gioco voi come Ilga-Europe.
Certo, ma anche chi sostiene queste direttive dentro il Parlamento Europeo, come il ruolo dell’intergruppo nel monitorare quello che succede nel Parlamento per poi puntare i riflettori quando qualche paese dimentica i doveri verso le minoranze sessuali.
Sarebbe stato d’aiuto un intergruppo in azione sul caso Buttiglione.
Anche al lavoro d’informazione che siamo riusciti a fare come Ilga-Europe sulle decisioni che hanno preso i vari commissari nelle varie questioni. Di più! Se ci fosse stato l’intergruppo alle elezioni dei presidenti delle commissioni, la Ana Zabowska, antiabortista, antiomosessuale, eletta alla commissione per i diritti della donna, non sarebbe stata eletta.
Insomma, siete una lobby di pressione.
In quanto rappresentanza di interessi legittimi, sì, anche se così non rende l’idea, perché si può pensare agli omosessuali dentro il Parlamento.
Beh, c’è Michael Cashman e non solamente lui.
Sì, ma non fanno maggioranza e non necessita essere omosessuali per fare lotte omosessuali.
Quante persone lavorano a Ilga-Europe?
Solamente sette. Il lavoro di contatti col Parlamento Europeo e altre istituzioni viene fatto in maniera professionale. Ora, paradossalmente, alcuni gruppi americani ci chiedono l’appoggio dopo il fallimento sui matrimoni.
Preoccupa la situazione d’oltreoceano?
Un po’ sì, anche se dobbiamo dire che i primi matrimoni gay li abbiamo celebrati in Europa, prima in Olanda e poi in Belgio.
Chi ha bocciato Buttiglione?
Buttiglione con le sue dichiarazioni. Poi lui interpreta la lobby gay a modo suo. Noi abbiamo fatto informazione, raccogliendo le dichiarazioni e gli atti fatti da Buttiglione con documentazione relativa, abbiamo allegato delle domande e dato il tutto ai parlamentari.
E quel fax arrivato?
Sì, il giorno prima dell’audizione, anonimo, dando ad intendere che Ilga era un’associazione pedofila. Una vera e propria azione diffamatoria. Poi, tornando a Buttiglione: è vero che lui non ha detto ‘peccato’ riguardo ai gay ma la domanda era sulla difesa dei diritti. Va letta per come è stata posta. E la risposta è stata tutta filosofica sulla differenza tra peccato e reato. Insomma, si potrebbe scrivere ancora molto su questa vicenda, anche se alla luce della realtà attuale non ci interessa più.
Mi ha detto che non era colpa sua sulla Direttiva 2000 all’Italia?
Diciamo che non si ricorda, visto che c’è la sua firma o qualcuno l’ha firmata a suo nome. Voci di corridoi dicono che la Prestigiacomo aveva fatto una proposta e lui e Maroni l’hanno presa e stracciata, facendo approvare la loro proposta.

di Mario Cirrito