«Ieri dal grande e importante palco dell’Ariston abbiamo assistito all’esaltazione delle strategie di comunicazione del direttore artistico Bonolis a cui vanno tutti i miei complimenti – ha detto Imma Battaglia, presidente dell’associazione romana Di’ gay project -. Bonolis conscio della grande attenzione mediatica del tema gay usa a fini di marketing la canzone "ridicola e disriminatoria" di Povia che apre le polemiche richiamando l’attenzione su un festival in crisi. Primo obiettivo raggiunto.»
«Arriva la serata di inaugurazione – continua Battaglia -, Bonolis che non discrimina certo i gay, sente e vive l’imbarazzo culturale che ha creato, e mette in campo un "sublime Benigni" sapendo che il grande maestro avrebbe risolto tutto!
E così è stato! L’emozione che io e la mia fidanzata e, immagino tutte le persone omosessuali, abbiamo provato è stata immensa, ci siamo sentite orgogliose e perfettamente rappresentate dalla letteratura di Oscar Wilde magistralmente interpreta da Roberto Benigni, Grazie Maestro, Lei ieri sera mi ha fieramente rappresentata!»
«Era finita uno a zero per tutti noi – conclude – se non fosse stato per le parole superflue dal tono vittimista che Grillini (FOTO) poteva anche risparmiarsi, ci sono momenti in cui il silenzio e la scena vanno lasciate a chi le merita!»