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IMPOTENTI? NON PER IL GIUBILEO

Piccola storia di un manifesto che non sarà mai affisso nelle strade di Roma. Parlava dell’impotenza maschile, ma anche se era innocente e casto è stato bocciato dall’amministrazione Rutelli che ha preferito non turbare i pellegrini in visita per il Giubileo.

Si mette male. Cosa accadrà per il World Gay Pride se perfino un innocente manifesto che consigliava gli uomini di tutte le età a rivolgersi all’andrologo in caso di impotenza è stato bocciato dall’amministrazione comunale di Roma? Non vedremo quindi appeso per le vie della città una campagna di prevenzione che invece poteva risultare molto utile e mirata. Pochi infatti ricorrono all’andrologo, alcuni non conoscono nemmeno questa figura professionale che invece è indispensabile consultare quando si è afflitti da disfunzione erettile, in altre parole dall’impotenza. Pare che in Italia siano almeno tre milioni gli uomini che accusano questo disturbo, che provoca spesso effetti collaterali piuttosto seri dal punto di vista psicologico. L’andrologo è lo specialista che sa affrontare con delicatezza la questione anche sotto questo aspetto. La campagna di informazione era dunque mirata a fare acquistare una consapevolezza del problema dell’impotenza che spesso invece viene tenuto nascosto e curato con un fai-da-te a base di pillole spacciate per miracolose e spesso vendute da ciarlatani tramite annunci sui giornali. Il manifesto bocciato, tra l’altro, non è certamente piccante e poco tradizionale come la foto che pubblichiamo in questa pagina, tratta da una cartolina tedesca. Al contrario, è quanto di più tradizionale e casto si possa immaginare: rappresenta un uomo e una donna, vestitissimi, sullo sfondo di un prato, che si guardano sorridenti, e con tanto di fede al dito, mentre lui le carezza la guancia. Sotto, campeggia lo slogan “La cosa più bella dell’amore è poterlo fare”. Seguono indicazioni e spiegazioni contro l’impotenza, scritte in modo molto rispettoso. Questi manifesti li vedremo in quindici città italiane ma non a Roma, dove a causa del Giubileo la giunta Rutelli ha ritenuto doveroso evitare di affiggerli, in nome di non si sa quale rispetto. Perché il rispetto per i cittadini che soffrono d’impotenza dove lo mettiamo? Lo sanno a Roma che spesso gli uomini che soffrono d’impotenza sono vittime di truffe e raggiri proprio perché non sono abbastanza informati sulla genesi del fenomeno non sanno che devono rivolgersi allo specialista? Inquietante.

di Demetrio Fury