«In Italia ci sono ogni giorno 11 nuovi casi d’infezione, mentre sono 150-180.000 le persone sieropositive viventi e un quarto di costoro non sa neppure di essere sieropositiva». L’allarme parte da Vittorio Agnoletto, medico già fondatore e presidente della Lega italiana per la lotta contro l’Aids, alla vigilia della Giornata mondiale per la lotta contro l’Aids.
«In Italia – continua Agnoletto – sono stati azzerati i progetti di prevenzione; la maggior parte dei giovani e degli adolescenti non conosce nulla del test, non ha mai potuto partecipare a corsi di educazione sessuale e i costi dei preservativi sono ancora altissimi. Dovrebbero essere installate in tutte le scuole superiori e le universita’ macchinette distributrici di preservativi a 20 centesimi, come avviene in Francia. Il 73% delle nuove infezioni in Italia avviene per contatto sessuale: il profilattico deve essere considerato un presidio sanitario».
A proposito di scuole, però, si assite ad un dato allarmante diffuso dal presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti. «Finora nessun istituto superiore della capitale e della provincia ha fatto richiesta per l’installazione di distributori di preservativi», ha detto Zingaretti. Lo scorso giugno, infatti, il consiglio provinciale aveva approvato una mozione che impegnava lo stesso presidente a sostenere, negli istituti superiori che volessero avvalersene, l’installazione dei distributori. «Oggi – ha precisato Zingaretti a margine della presentazione della campagna di informazione e sensibilizzazione sulle malattie sessualmente trasmesse realizzata per le scuole da parte della Provincia – saranno i consigli di istituto a decidere» sull’installazione dei distributori di profilattici. «Grazie all’autonomia scolastica – ha concluso Zingaretti – tutti i consigli di istituto d’Italia possono autonomamente decidere se farlo».