Questa mattina l’Italia dei Valori, nel corso di una conferenza stampa nella sala Mappamondo della Camera dei Deputati, ha presentato "Una nuova proposta di legge sul Patto civile di solidarietà". All’incontro, hanno partecipato il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, il responsabile del dipartimento diritti civili e associazionismo, Franco Grillini, Silvana Mura e il capogruppo Idv in commissione Giustizia alla Camera, Federico Palomba. La nuova proposta di legge, di cui Di Pietro è il primo firmatario, "vuole riconoscere il valore e i diritti di tutte le forme famigliari senza discriminazione alcuna".
Per Arcigay è un "segnale interessante". "In una fase politicamente delicata come quella di questi giorni – dice il presidente di Arcigay, Paolo Patanè – l’impegno per i diritti civili e sociali è la chiave per comprendere quanto le forze politiche sono moderne e capaci di introdurre strumenti utili al rilancio del Paese". "Il nostro obiettivo però – sottolinea – rimane quello di autentica eguaglianza tra coppie di omosessuali e di eterosessuali e l’unico strumento che può garantirla è il matrimonio civile per le persone dello stesso sesso. In questo senso una sentenza della Corte Costituzionale ha affermato che il Parlamento deve legiferare sulla questione e che nella Costituzione non esiste alcun impedimento al matrimonio tra persone dello stesso sesso". Arcigay dunque auspica che "nelle prossime fasi della crisi, tutte le forze politiche chiariscano definitivamente quali soluzioni hanno individuato per uscire dall’impasse tutta italiana sulla piena uguaglianza tra cittadini omosessuali e cittadini eterosessuali".
"Sono molto contenta che l’Italia dei Valori abbia presentato una proposta di legge in materia di regolamentazione delle unioni civili – dice l’onorevole Paola Concia -, in particolare perché ricalca largamente un analogo testo sulla materia che avevo presentato nell’agosto del 2008". "Adesso – ha aggiunto la deputata – occorre lavorare tutti insieme affinché questa proposta possa presto diventare legge. E tutti vuol dire i parlamentari di ogni schieramento politico che ritengano fondamentale tutelare i diritti civili dei cittadini, indipendentemente dal loro orientamento sessuale e dalle loro scelte di vita".
Non è la prima volta che i PaCs vengono posti all’attenzione del Parlamento italiano. Fu proprio Franco Grillini nel 2002 a presentare questa proposta all’epoca molto innovativa e mutuata dalla Francia che l’aveva introdotta nella propria legislazione nel 1999. Il progetto di legge venne discusso dalla Camera dei Deputati durante il Governo Prodi nel 2006 salvo poi finire in un nulla di fatto.