In tremila sfilano a Gerusalemme per l'orgoglio gay - gerusalemme pride10BASE 1 - Gay.it Archivio

In tremila sfilano a Gerusalemme per l’orgoglio gay

Circondati dalla polizia armata, si è svolto ieri il Pride di Gerusalemme, colorato e festoso, in ricordo delle vittime della sparatoria dello scorso anno a Tel Aviv.

In tremila sfilano a Gerusalemme per l'orgoglio gay - gerusalemme pride10F1 - Gay.it Archivio

Si è tenuto ieri il Pride di Gerusalemme. Un Pride più difficile di quello di Tel Aviv, forse meno vistoso di altri Pride in giro per il mondo pieni di carri, di drag queen e costumi di ogni genere, ma non per questo meno sentito e importante per una comunità che vive una relatà difficile come quella della città più contesa del mondo simbolo, allo stesso tempo, delle tre religioni monoteistiche.
E, infatti, mentre sfilavano felici e colorati i partecipanti al Pride, gruppi di ebrei ortodossi protestavano contro la manifestazione con cartelli con scritte come "Gay, play in Hell, not in Jerusalem" (sfilate all’inferno non a Gerusalemme) e intonando preghiere collettive contro "l’abomionio dell’omosessualità".

In tremila sfilano a Gerusalemme per l'orgoglio gay - gerusalemme pride10F2 - Gay.it Archivio

E in corteo sfilano in 3.000, stando agli organizzatori e ai media locali, ben protetti da militari armati e da un percorso transennato dal quale è assolutamente vietato allontanarsi.
Bathia Weigel, del gruppo di genitori omosessuali Tehila ha raccontato a Peace Reporter come "la difficoltà di far accettare l’omosessualità, (è) soprattutto a Gerusalemme, perché a Tel Aviv si può vivere più liberamente".

In tremila sfilano a Gerusalemme per l'orgoglio gay - gerusalemme pride10F3 - Gay.it Archivio

La scelta della data non è casuale. Invece che rispettare il giugno dell’orgoglio gay in tutto il mondo, la comunità di Gerusalemme ha preferito far coincidere la sfilata con il primo anniversario della sparatoria avvenuta nel centro giovanile per gay e lesbiche Bar Noar di Tel Aviv la scorsa estate in cui morirono Nir Katz di 24 anni e Liz Trobashi di 27.Una forte connotazione, quindi, contro l’omofobia e la violenza, oltre che per l’emancipazione delle persone lgbt e i loro diritti.