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Inaugurato a Trento il Family Monument

Inaugurata a Trento il monumento alla famiglia, un’opera bronzea costata quasi 40 mila euro. Proteste delle associazioni gay. Il sindaco si difende: i diritti dei gay non c’entrano nulla.

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Il padre Antonio, la madre Olimpia, i figli Maria Eleni e Leonardo. La famiglia Giuliani è stata scelta dall’artista inglese Gillian Wearing per rappresentare la famiglia tipo di Trieste. Con la foto che li immortala, poi, Wearing ha creato la statua Family monument, vero e proprio monumento alla famiglia.

Collocata in un punto poco affollato della città, il parco di piazza Dante, il monumento alla famiglia è stato criticato dagli attivisti del Tavolo Lgbtq Trento che hanno inscenato una protesta dal titolo «Invisible families »: si sono presentati con il viso pitturato di bianco e cartelli con le scritte «coppia lesbica con figlio », «coppia etero convivente », «amici conviventi», «coppia gay con figlia».

L’opera bronzea è costata all’amministrazione guidata dal Sindaco Alberto Pacher ben 37.500 euro che arrivano a 100 mila per le manifestazione collaterali all’inaugurazione. «Quest’opera — ha detto Pacher — va vista come un arricchimento e non come la proiezione di una certa visione politica riguardo alla famiglia. Parimenti non allude al discorso sui diritti, su cui ricordo che il Comune di Trento è stato uno dei primi ad istituire il registro delle coppie di fatto. Si tratta di un’opera rompighiaccio, che anticipa altre che verranno collocate in altri luoghi della città. Quanto al parco di piazza Dante, si tratta di un luogo simbolico».