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Insetti gay contro i pesticidi

Invece di utilizzare pericolose sostanze tossiche, si preferisce sfruttare l’omosessualità dei parassiti, riducendone così il ritmo riproduttivo.

I maschi della tignola della vite stanno diventando omosessuali, inseguono i maschi e lasciano le femmine che producono uova non fecondate. Non si tratta di una nuova moda sessuale tra gli insetti, ma semplicemente dell’applicazione in agraria di una metodologia per ridurre le replicazione dei parassiti, attraverso la selezione degli individui omosessuali.

Oppure si può ricorrere a quella che si chiama «confusione sessuale». Attraverso un ormone che riproduce il richiamo sessuale della specie, i maschi vengono indotti a cambiare partner. Non è una barzelletta e nemmeno fantascienza. Nella lotta alla mosca olearia dell’ulivo quest’anno si sperimenta la lotta attraverso trappole ai ferormoni. Qui il metodo è più crudele perché i maschi vengono calamitati dall’odore di femmina emanato dalle fiale e finiscono appiccicati alle resine poste sulle attigue tabelle gialle, finendo invischiati. Niente sesso, insomma.