Dopo un’appassionata campagna, la comunità lgbt irlandese ce l’ha fatta. O almeno ha conquistato il primo step verso l’uguaglianza. Il prossimo maggio, infatti, i cittadini irlandesi potranno decidere, tramite referendum se legalizzare o no i matrimoni tra persone dello stesso sesso. La data precisa non è ancora nota, ma nello stesso giorno si voterà anche per abbassare l’età minima per candidarsi a premier da 35 a 21 anni.
“Il governo ha approvato la proposta di tenere i referendum – ha annunciato Il premier Enda Kenny – e si terranno entrambi nello stesso giorno nel mese di maggio. Il governo non ha ancora fissato la data precisa”.
Il consenso in rapida crescita
Negli ultimi mesi l’Irlanda ha visto crescere il consenso verso il matrimonio egualitario tra i cittadini. Secondo un sondaggio pubblicato dall’Irish Times domenica scorsa, il 71 per cento degli elettori irlandesi si è espresso a favore dei matrimoni egualitari, mentre solo il 17 per cento voterebbe no e il 3 per cento non si esprime. Escludendo chi non ha risposto e gli indecisi, la percentuale sale all’81 per il sì e al 19 per cento per il no.
Un identico sondaggio fatto ad ottobre, sempre escludendo gli indecisi e chi non ha risposto, attestava i s’ al 76 per cento e i no al 24. Se il trend rimane costante, la strada appare spianata.