Katy Perry a Gay.it: "Vorrei essere nei sogni di tutti" - perryBASE - Gay.it Archivio

Katy Perry a Gay.it: “Vorrei essere nei sogni di tutti”

Aveva baciato una ragazza e le era piaciuto. Adesso Katy Perry ci riprova e dal 31 agosto esce in tutto il mondo il secondo album della “California gurl”. La cantante si racconta a Gay.it.

«Non posso scappare da dove vengo, nessuno può farlo» dice Katy Perry. Quando è arrivato il momento di fare il suo secondo album Teenage Dream, Katy si è trovata sempre più attirata da Santa Barbara, in California. Lì dove tutti la conoscevano prima che diventasse una superstar, prima di aver «baciato una ragazza e di esserle piaciuto». E, certamente, prima di aver venduto 5 milioni di copie del suo album d’esodio One of the Boys. Adesso il nuovo lavoro di questa ragazza californiana è pronto ed esce sul mercato mondiale il 31 agosto, anticipato dal divertente primo singolo California Gurls, innegabile colonna sonora dell’estate 2010. Altri brani spiccano in questo album, tra cui l’emozionante The One that Got Away, la spinta e scherzosa Peacock, l’incoraggiante Firework, la ricerca spirituale di Who Am I Living For e l’appassionata traccia Teenage Dream, che dà il titolo a tutto l’album.

Katy Perry a Gay.it: "Vorrei essere nei sogni di tutti" - perryF1 - Gay.it Archivio

Katy,come mai hai deciso di intitolare l’album Teenage dream?
Perché questa è una canzone che trasmette una sensazione di euforia. Quando sei un bambino, o  un adolescente e ti stai innamorando per la prima volta o hai una fantasia su qualcuno che stai idealizzano, a volte questa è una persona, altre soltanto un poster sul muro e tu cresci con quei personaggi sul muro della tua cameretta. Magari vorresti conoscerli, oppure essere come loro, innamorarti di loro. Teenage Dream è una specie di sentimento che voglio far trasudare da questo disco, come a voler sentire che ti stai innamorando di nuovo, come la prima volta. E spero che questo disco vi faccia innamorare di nuovo. Questo è davvero importante per me perché a volte quando si invecchia si dimentica di quel sentimento della prima volta. Inoltre, ho sempre desiderato essere una di quelle pin-up poster, mi piace l’idea di essere nei sogni degli adolescenti e che i ragazzi si innamorino di me e vorrei essere nei sogni di tutti in ogni momento fino ad avere l’età di Liz Taylor!

Katy Perry a Gay.it: "Vorrei essere nei sogni di tutti" - perryF2 - Gay.it Archivio

Quali sono le differenze tra il primo e questo secondo album?
Teenage Dream è un’evoluzione di One Of The Boys, non è qualcosa di inaspettato, non credo che la gente voglia da me che io sia qualcosa che non sono. Ho cercato di raccontare storie in modo sincero, un sacco di storie provenienti dalla mia vita e penso che quando si smette di essere persone oneste la gente se ne accorga. Ho cominciato a lavorare sul primo disco sin dall’età di 17 anni, ed è uscito che ne avevo 23. Questo secondo album è come una foto istantanea di una “giovane vecchia signora” di 25! Sono cresciuta io e lo sono i miei fans. Alcune canzoni vi faranno pensare un po’ di più, altre vi comunicheranno dei sentimenti, vi faranno ridere o piangere. Il mio obiettivo finale è di trasmettere qualcosa con la musica, perché le canzoni hanno la capacità di farci cambiare stati d’animo. Senti un brano e ti viene voglia di uscire e di andare a ballare con gli amici tutta la notte, oppure un altro ti fa pensare e rivalutare tutta la tua vita. Questo è il potere della musica e spero di averlo trasmesso in questo disco.

Katy Perry a Gay.it: "Vorrei essere nei sogni di tutti" - perryF3 - Gay.it Archivio

I grandi cambiamenti nella tua vita hanno cambiato il tuo modo di scrivere?
In molti me lo chiedono, adesso in effetti ho successo e sto vivendo una relazione sentimentale. Ma in realtà non credo che questo abbia cambiato il mio modo di scrivere. Ripeto, questo disco è ancora più onesto del precedente, più di un libro aperto. Quando scrivo ci metto anima e cuore, non è come vedere un elenco di titoli e di scegliere qualcosa da scrivere. Vi è uno scopo. C’è una ragione, voglio davvero trasmettere un messaggio. Quando scrivo una canzone d’amore è un dono reale a qualcuno. Se vuoi avere una risposta su come io mi senta o su cosa stia vivendo, in cosa io creda o quali siano le mie convinzioni, devi solo ascoltare le parole delle mie canzoni. Il disco è come una scatola nera per me, è pur sempre un diario. Quello che è cambiato è il mio ambiente, le cose intorno a me, ma questo non mi ha cambiata.

Katy Perry a Gay.it: "Vorrei essere nei sogni di tutti" - perryF4 - Gay.it Archivio

Cosa c’è dietro il tuo cambiamento di immagine?
Faccio molta ricerca soprattutto in internet, visito spesso il sito Style.com per vedere nuovi vestiti o stili. È un po’ come accade in uno dei miei film preferiti Clueless dove il personaggio si chiede che cosa dover indossare e c’è una specie di computer armadio che gli genera gli abiti giusti. È strano nel primo disco avevo l’ossessione per la frutta, adesso in questo per i dolciumi e prodotti da forno, magari per il terzo mi vedrete con un bikini fatto di bacon o qualcosa di stupidamente simile. Non so perché con me c’è sempre roba commestibile, ma è divertente. Lo stile è cambiato perché mi piace sempre cambiare, prendete ad esempio Madonna, lei da un disco a un altro è completamente differente. A me diverte cambiare look, voglio che sia divertente anche per chi mi guarda e mi segue.

Quali sono le cose che stai aspettando con impazienza dopo l’uscita di questo nuovo album?
Non vedo l’ora di fare i video. Amo il video che ho fatto per California gurls, credo di non aver mai fatto niente di più dolce e squisito. Sento che dovrò lavorare molto, anche di più della volta scorsa per mostrare l’elemento visivo e inoltre accontentare anche tutti coloro che mi vogliono vedere o incontrare. Io non sono come quelli che collezionano fans come fossero oggetti di porcellana. È strano, ma preferirei fossero amici piuttosto che fans. Per questo sono molto eccitata di partire con il nuovo tour  e rispondere con abbracci e strette di mano a tutti quelli là fuori che mi vogliono incontrare di persona e non soltanto vedermi in un video musicale.

di Francesco Belais