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Kevin Keller e le sue storie gay arrivano nei supermercati

Nonostante le proteste di alcuni genitori, l’editore e i supermercati Usa non hanno ritirato gli albi che raccontano le avventure dell’adolescente gay e dei suoi amici che ormai spopolano.

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Col termine "fumetto popolare" si intende un genere di fumetto economico, che mira ad un vasto pubblico e che, di solito, è anche quello che si fa più scrupoli, anche perchè è più esposto alle critiche dei moralisti, in Italia come nel resto del mondo. Negli USA, ad esempio, dove i fumetti popolari sono venduti anche nei piccoli supermercati di provincia, argomenti come l’omosessualità sono stati sempre tenuti a debita distanza. Poi il clima è cambiato, hanno cominciato a comparire dei supereroi omosessuali – che hanno persino iniziato a baciarsi –  ed infine è arrivato Kevin Keller, un personaggio che continua a riservare sorprese. Nato per fare da contorno in una storia della Archie Comics, editore specializzato in teen comics fin dagli anni ’40, non solo ha creato un grande scalpore, ma nel giro di poco più di un anno si è meritato una miniserie, una storia ambientata in un ipotetico futuro in cui si sposa col suo fisioterapista di colore e, da qualche mese, una serie regolare dedicata solo a lui.

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La cosa interessante è che parliamo di teen comics, un genere semi umoristico a base di teenagers: pensato per i giovanissimi, rappresenta anche un modo divertente per prendere confidenza con argomenti abbastanza delicati, come i primi amori, il valore dell’amicizia e i problemi adolescenziali. La stessa Archie Comics, ad esempio, si contraddistingue da sempre per il triangolo amoroso fra i personaggi di Archie, Betty e Veronica, e questo potrebbe spiegare perchè questi fumetti sono sempre stati accuratamente evitati dagli editori italiani. L’arrivo di Kevin Keller, però, ha messo sottosopra anche gli USA, dove i teen comics sono un’istituzione, in particolare per la storia del suo matrimonio ambientata nel futuro, che ha spinto alcune associazioni di conservatori a boicottare le catene di supermercati che lo hanno messo in vendita. La cosa interessante, però, è che sia l’editore che i supermercati hanno respinto l’attacco, hanno difeso Kevin Keller per principio e hanno ignorato queste minacce.

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Archie’S Pal Kevin Keller, il bel volume cartonato che raccoglie le prime storie di Kevin Keller, in effetti, dimostra che in questo personaggio non c’è nulla di trasgressivo e che, probabilmente, quello che spaventa di più i bigotti è proprio il fatto che si tratta di un ragazzo perfettamente normale e che per gli altri personaggi della Archie Comics la sua omosessualità non rappresenta affatto un problema. In questa raccolta, ad esempio, si dichiara con il suo nuovo amico Jughead, e questi, nonostante sia etero, prende a frequentarlo ancora più spesso per fare dispetto a Veronica, che le è sempre stata antipatica e che ha un debole per Kevin. Quando Veronica scopre che Kevin è gay, però, diventa la sua migliore amica, trascurando la sua amica storica Betty, e così Jughead invita in città Ceryl, la storica rivale di Betty e Veronica nella conquista del simpatico Archie: in questo modo le due fanno fronte comune e si riavvicinano.

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Più avanti ci sono storie che approfondiscono il passato di Kevin, il coming out con la famiglia, che si dimostra molto comprensiva nonostante il padre militare, e quello con i suoi migliori amici, ma anche la sua infanzia alle prese col bullismo e persino la sua candidatura a rappresentante d’istituto per il liceo di Riverdale. In questa occasione c’è anche spazio per parlare di omofobia, e di come un suo rivale voglia metterlo in difficoltà facendogli subire una specie di outing in un dibattito pubblico e presentando la sua omosessualità come un problema per un eventuale rappresentante d’istituto. Ovviamente i cattivi non vincono e, anche grazie ai suoi nuovi amici, Kevin trionfa. E queste sono solo le prime storie del personaggio, scritte e disegnate dal bravo Den Parent, che sostiene di avere preso spunto dagli amici gay della figlia adolescente. Inutile dire che nessun editore italiano, per ora, è intenzionato a tradurre le avventure di Kevin nella nostra lingua.

di Valeriano Elfodiluce