Secondo un calcolo eseguito dall’australiana Melbourne Ports Residents for Marriage Equality, attualmente 607 milioni di persone vivono in paesi in cui viene riconosciuto il matrimonio egualitario, pari all’8,6 per cento della popolazione globale.
Un contributo importante all’aumento di questo numero si deve alla sentenza della Corte Suprema della settimana scorsa che ha rimesso in gioco la California, il più popoloso stato degli Usa.
“Questo dimostra che che il matrimonio egualitario non è una moda temporanea – ha dichiarato il portavoce di MPRME, Tony Pitman -, ma un’onda di eguaglianza che si sta diffondendo in tutto il mondo. E’ una riforma dei diritti umani che è una parte inevitabile del progresso sociale”.
L’Australia non è ancora nel novero dei paesi in cui le persone dello stesso sesso possano sposarsi, ma l’attuale premier, Kevin Rudd è il primo ad essersi espresso a favore del matrimonio gay, nonostante inizialmente si fosse detto contrario. Il premier ha riferito che a fargli cambiare idea è stato il confronto con molte persone, compresa la figlia.