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L’AIDS porta al collasso economico l’Africa

Secondo UNAids, presto le conseguenze della terribile epidemia si sentiranno anche in Asia.

ROMA – L’epidemia dell’Aids oltre a provocare milioni di morti ogni anno destabilizza il tessuto sociale ed economico di molti Paesi dell’Africa. Lo afferma il rapporto dell’agenzia delle Nazioni Unite UNAids, che si occupa appunto della lotta al virus. Secondo il documento, lo scorso anno nel mondo ci sono state 3.100.000 vittime, 610.000 delle quali bambini. Ma non è questa la notizia più grave. "L’Aids sta alimentando la crisi alimentare nell’Africa sub-sahariana. Si tratta del primo segno su larga scala di quanto avverrà in tutto il mondo se non correremo ai ripari", ha dichiarato al quotidiano britannico Guardian Petere Piot, direttore esecutivo di UNAids.

"In Sudafrica, ad esempio, chi vive in campagna non è più in grado di curare i campi. Non esistono quasi più i contadini. La conoscenza non viene più rimandata di generazione in generazione perch‚ i genitori muoiono precocemente ed è pieno di orfani, a cui nessuno ha spiegato come si coltiva un campo", ha aggiunto Piot.

Il rapporto, oltre a lanciare l’allarme accusa l’Occidente di ignorare il problema. "Per combattere l’Aids abbiamo bisogno di dieci miliardi di dollari l’anno. Ce ne arrivano solo tre, però. L’Occidente non si rende conto della gravità della situazione e di come un virus del genere possa destabilizzare il pianeta. Basta pensare che in India nel 2010 sono previsti venticinque milioni di malati. Di questo passo non sarà solo l’Africa, la cui sorte pare interessi poco, ma anche l’Asia, economicamente molto più rilevante, a subire le pesanti conseguenze economiche e sociali del diffondersi del virus", ha concluso.