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L’AMORE A TUTTI I COSTI

Ad un lettore che si rammarica di non trovare un ragazzo Flavio Mazzini risponde: «Continua a cercare l’amore, ma non pretenderlo a tutti i costi».

Tenere una rubrica di “Sesso e dintorni” ha le sue controindicazioni. Non mi riferisco tanto alle ragazze inferocite che paiono aver poco gradito il pezzo sul loro mondo (e le cui lettere preferisco non pubblicare per non alimentare una polemica che da parte mia non sussiste), ma soprattutto a quanti mi sottopongono quesiti impossibili. A volte penso che si siano messi d’accordo per allenarmi, alzando l’asticella sempre un centimetro di più, settimana dopo settimana.
Quando temo che gli argomenti possano esaurirsi, questa materia (il sesso, nda) che ci accomuna tutti, per quanto possa ripetersi in modo piuttosto simile, rivela continue sorprese. Ogni persona che ci tocca in sorte di conoscere, magari finendoci a letto (o dove meglio ci si adatta), ci propone una sfida nuova: entrare nel suo mondo, esplorarne la storia e i desideri non meno delle fantasie e delle zone erogene, quasi sempre partendo da zero, senza possederne la chiave. Per questo ogni incontro come ogni scopata, per quanto sia, è comunque diversa dalla precedente.
Anche scrivere e interagire coi lettori su questioni di sesso apre ogni volta nuove prospettive. Quando pensi di aver esaurito tutti gli argomenti ti accorgi che c’è ancora qualcosa di cui parlare e quando davvero hai parlato di tutto, capisci che puoi ricominciare senza sentirti monotono ma sapendo di trovare di fronte sempre rinnovata curiosità e ricevendo in dono storie che sono sempre uniche. In poche parole, sto dicendo una roba del tipo “parlare di sesso è come farlo”, per cui potete capire la validità delle altre mie affermazioni.
Ho deciso quindi di segnalare la mail che segue, preferendola agli insulti delle amiche lesbiche
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Ho deciso quindi di segnalare la mail che segue, preferendola agli insulti delle amiche lesbiche non solo per paura ma anche perché il giovanissimo esponente di quella che ho chiamato la No Sex Generation va ben oltre piccoli moralismi ipocriti e sprofonda in un’ansia di accoppiamento che (e ne è in parte consapevole) più ci si tuffa più lo trascina lontano dai suoi obiettivi.
Ciao Flavio,
parto subito col mio dubbio (al quale tu potresti rispondere scherzando: “Se non lo sai tu te lo dovrei dire io”?): per quale motivo cerco la persona giusta invece di rilassarmi e aspettare che lei trovi me? Mi capita spesso di pensare cosa si prova ad avere una relazione affettiva alle spalle di un anno o più. Questa voglia fa sì che spesso, quando mi piace qualcuno, lo conosca principalmente per instaurare un dialogo che porti al fidanzamento. Quindi già parto con l’intenzione di voler creare un rapporto di unione che sempre sfocia in una delusione (dato che dentro me è come se già all’inizio cominciassi a costruire castelli che poi scopro essere di sabbia!). Mi creo queste paranoie perchè vorrei essere come i miei amici che, diversamente da me, conoscono per creare una sola conoscenza aperta a qualsiasi futuro (sia esso di puro sesso che di relazione, ecc.). Insomma: prendono il tutto per come viene senza troppe aspettative!!! E’ giusto che continui a farmi del male aspettando il “principe azzurro” (che tu, in un tuo articolo, dichiari morto) o è meglio buttarsi su ciò che viene (dato che ancora ho 22 anni)???

Qualunque lettore maturo e disincantato concorderebbe col sottoscritto che simili affezioni, finché restano territorio esclusivo degli anni verdi, non comportano gravi conseguenze. Ma ciò non risponderebbe del tutto alla frenesia del nostro amico, per cui urge maggiore impegno e pazienza.
Intanto, l’aspetto del “buttarsi” non è la soluzione peggiore. Va da sé però che, come quando ci si innamora di qualcuno, non serve proporre alternative. Gli innamorati dell’amore non ascoltano i consigli: seguono il proprio istinto come ogni pinguino o suicida che si rispetti.
Una mia amica carissima si innamorava senza esclusione di colpi ogni volta che cambiava lavoro. Si trattasse di brevi o medi periodi (per sua fortuna non era costretta a tempi lunghi), tutte le volte si guardava attorno in cerca della vittima, o meglio del carnefice di turno, visto che le cotte generalmente non erano corrisposte, indirizzate che fossero a uomini, donne o altre creature viventi. E’ un istinto e va assecondato: le sofferenze stesse ne sono parte integrante e non vanno toccate, proprio come le bollicine della varicella. Vivere d’amore ed affannarsi per cercarlo, anziché aspettare che giunga, è una perversione non pericolosa e destinata comunque a risolversi, soddisfatta o lasciata alle spalle che sia.
L’unico consiglio che posso dare è far tesoro degli incontri infruttuosi già avuti. Ad ogni nuovo appuntamento ricordarsi dei tanti abbagli presi non può che fare bene. Anche perché non è detto che un ragazzo carino, dentro o fuori, debba per forza diventare nostro marito.
Esistono competenze differenti nella vita: a un bravo idraulico non si chiedono conversazioni sul sesso e non è detto che il proprio commercialista sia anche un ottimo compagno di calcetto. Per cui partire senza prevenzioni, idee fisse, obiettivi blindati, permette di conoscere una persona partendo da zero, costruendo insieme qualcosa senza sapere cosa e meravigliandosi di fronte a quello che verrà fuori. Uno stupore che la quotidianità ancora ci regala, se sappiamo avere ancora un pizzico di pazienza e soprattutto di curiosità.
Per cui, coraggio, non ti arrendere. Non restare mai con le mani in mano ma non pretendere nemmeno amore a priori come non pretenderesti conversazioni piccanti dall’idraulico o assist dal commercialista.
Te lo dice uno che c’è passato, anche se adesso si ritrova single per l’ennesima volta e si sfoga giocando tutti i lunedì a calcetto col suo commercialista. Per tacere di quando ha perdite in bagno.
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di Flavio Mazzini