L'AMORE GAY NELLA FEDE - leo27 03 - Gay.it Archivio

L’AMORE GAY NELLA FEDE

Due ragazze si uniscono in un rito davanti a Dio, alla presenza del sacerdote e dei loro genitori. Un idillio, ma sono ancora tante le persone che lottano tra accettazione e appartenenza alla Chiesa…

L’amore. Si, l’amore, caro don Franco, perché è l’amore che dimostri nel raccogliere tanta sofferenza e ricambiarla con la speranza che mi ha portato a scriverti.

Ho appena letto il rito del patto d’amore tra due ragazze che si sono unite e promesse nella tua comunità di Pinerolo. Mi dico stupita, davvero commossa e incredula. E’ incredibile: i padri di quelle due giovani le hanno seguite? E’ dunque possibile condividere un cammino come il loro assieme alla propria famiglia? Assieme alla comunità cristiana?

E’ una cosa che non avrei mai immaginato, o meglio, che non riesco a immaginare nella mia esperienza personale. La mia omosessualità e l’attesa di una compagna di vita, stride in maniera direi inquietante con tutto il resto del mio cammino, specialmente con l’idea di famiglia che mi è sempre stata mostrata e sulla quale non ho mai eccepito. Inquietante perchè la mia mente dice: non c’è niente di male, avere fede, viverla nella chiesa cattolica, appartenere a gruppi che si impegnano per la comunità e per il volontariato, avere la passione della ricerca intellettuale su materie religiose, tutto questo accanto ad uno stato di persona che è il mio, che certo un termine solo difficilemente pur racchiudere. Ma, allo stesso tempo, qualcosa in me non si sente soddisfatto delle risposte razionali e si interroga con "infelicità" e allo stesso tempo speranza, su ciò che sarà …

La mia storia affettiva è breve, in verità, solo un caso concreto e per il quale ho tanto sofferto, ma che non ho nascosto alla mia famiglia. Credo infatti che se tanto abbiamo camminato assieme, tanto dobbiamo ancora camminare e non sono certo io quella che pur togliere passi alla strada da fare coi miei genitori. Le loro reazioni non sono state molto aperte, eppure mi sono molto stupita di aver loro detto cose tanto difficili. Ne sarò capace anche in futuro, quando si mostrerà un’occasione di condivisione esistenziale, come quella intrapresa dalle due ragazze che ho citato sopra?

Prega per me, don Franco, per la mia famiglia e per tutti quelli che cercano l’amore, come oggetto, ma soprattutto come soggetto di un cammino di speranza e di crescita coraggiosa.

Grazie di cuore!!

Federica

Cara Federica,

La tua lettera sprigiona calore, mi regala emozioni e sentimenti preziosi e profondi. La vita ci è data soprattutto per imparare. Io, leggendo migliaia di lettere di gay e lesbiche, ogni giorno mi sento aiutato ad amare di più, a capire meglio la vita e la realtà. Quanta fede leggo tra le righe …, mescolata a lacrime, gioie, speranza e affanni.

1) Cara Federica, per la mia comunità le unioni d’amore tra due uomini, due donne oppure un uomo ed una donna rivestono la stessa importanza. Per noi queste unioni sono del tutto “normali” L’interrogativo non è sulla sessualità, ma sull’amore. La sessualità dei gay e delle lesbiche non è per nulla inferiore a quella eterosessuale. Certo … le categorie mentali alle quali siamo stati abituati fin dal catechismo sono ancora altre. Così siamo portati ad interrogarci quasi esclusivamente sulle “forme” e sulle “istituzioni” anzichè sul contenuto delle relazioni, cioè l’amore.

2) Anche tu sei stata coraggiosa con i tuoi genitori: vorrei dire … molto coraggiosa e saggia. Sarai certamente all’altezza della situazione anche quando si trattasse di manifestare un’occasione di condivisione esistenziale con un’altra donna. Hai tutte le premesse per un dialogo franco e coraggioso con i tuoi cari. Forse non ogni difficoltà si scioglierà come neve al sole, ma saprai fare bene la tua parte e assumere le necessarie decisioni. Vedo, dal tuo modo affascinante di organizzare il pensiero e di comporre lo scritto, che non ti mancheranno gli argomenti. Se aggiungerai una buona dose di fiducia in te stessa e in Dio, forse potrai toccare alcune corde sensibili del cuore dei tuoi genitori.

3)Dolce e cara Federica, grazie dei tuoi pensieri.

Ti assicuro che pregherò per te, per la tua famiglia, per tutti quelli che cercano l’amore. Ma tu ricordati anche di me affinchè possa continuare con umiltà a parlare e a scrivere con franchezza in questa società in cui la libertà è spesso tanto difficile e straordinariamente sospetta.

Ti abbraccio con calore

don Franco Barbero (www.viottoli.it – franco.barbero@viottoli.it)

di Franco Barbero