Grindr, l’app destinata agli incontri gay "è stata attaccata da un hacker di Sydney, compromettendo potenzialmente le chattate private, le foto porno e le uinformazioni private degli utenti". A rivelarlo è il Sydney Morning Herald che ha anche intervistato il fondatore di Grindr.
Joel Simkhai (in foto), inizialmente, ha però smentito che tutto ciò sia avvenuto e, anzi, ha detto che la sua creazione non potrebbe essere più solida di oggi. Solo successivamente ha ammesso che nella giornata di martedì l’app è stata effettivamente violata e le password di accesso degli utenti sono state pubblicate su un sito che adesso risulta offline.
Simkhai ha promesso che in futuro renderà Grindr più sicuro affinché simili episodi non possano più verificarsi.