L'Aquila ha il registro unioni: fa parte della ricostruzione - aquilaciviliBASE - Gay.it Archivio

L’Aquila ha il registro unioni: fa parte della ricostruzione

Il Comune colpito dal sisma nel 2009 ha approvato il registro delle unioni civili. “La popolazione si è dovuta reinventare, anche con nuove forme di legame”, ha detto l’assessore Pezzopane.

Il Comune dell’Aquila ha approvato il registro per le unioni civili. Il provvedimento provvede “a tutelare e sostenere le unioni civili, al fine di superare situazioni di discriminazione e favorirne l’integrazione nel contesto sociale, culturale ed economico del territorio”, si legge nell’ordinanza.

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Un altro obiettivo presente nel nostro programma di mandato è stato raggiunto – ha dichiarato il sindaco Massimo Cialente – Non posso quindi che esprimere immensa soddisfazione per l’approvazione di questo documento che, non solo è in linea con le delibere approvate già in altri Comuni del territorio nazionale, ma ha convinto anche alcuni consiglieri dell’opposizione, tanto che hanno proposto un provvedimento analogo accolto in giunta con parere positivo. Un passo importante dunque per la nostra Città che riconosce ai singoli componenti della coppia dei diritti e dei doveri. Il riconoscimento di tali situazioni può infatti garantire alle persone diritti civili e sociali anche al di fuori del primario ruolo della famiglia fondata sul matrimonio ed è un chiaro esempio di democrazia”.

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“L’Amministrazione comunale agisce in linea con gli altri Comuni italiani che hanno già approvato questo registro – ha commentato l’assessore alle Politiche Sociali Stefania Pezzopane – Abbiamo lanciato l’idea di costruire una rete, per i Comuni che hanno approvato le Unioni Civili, affinché ci sia una sempre più proficua estensione dei diritti civili e sociali senza discriminazioni di sorta. In particolare nella delibera ci sono specifici riferimenti agli interventi che per noi sono prioritari, nel campo delle Politiche Sociali e dell’assistenza alla popolazione. La nostra città, oltre al difficile compito della ricostruzione sociale, deve affrontare la sfida di una risposta ai nuovi bisogni sociali aumentati dopo il devastante sisma del 2009 e a cui fanno seguito, purtroppo, forme di lavoro meno stabili, frammentazione sociale e tutte forme di disagio a causa delle quali la popolazione si è dovuta reinventare, anche con nuove forme di legame. Abbiamo sperimentato, soprattutto dopo il sisma e con la gestione dell’assistenza alla popolazione, come sia necessario ed urgente estendere i diritti alle unioni civili”.