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L’associazione napoletana I-Ken incontra il cardinale Sepe

Sabato prossimo una delegazione guidata dal presidente Carlo Cremona incontrerà Crescenzio Sepe nei locali della Curia: “Vogliamo conoscerci, non provocare. Nella Chiesa un alleato contro la violenza”

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Conoscersi reciprocamente e istaurare un dialogo. Con questo scopo l’associazione lgbt napoletana I-Ken ha chiesto, e ottenuto, un incontro con il cardinale Crescenzio Sepe. "Ho inviato gli angeli come miei emissari — ha dichiarato scherzando il presidente Carlo Cremona al Corriere del Mezzogiorno —. L’incontro è stato richiesto il 2 ottobre, giorno in cui si celebra la festa degli Angeli Custodi: sono portato a pensare che questo ci abbia favorito".
Dire che è un evento raro, significa usare un eufemismo. Le occasioni di dialogo, sereno, tra Chiesa cattolica e comunità lgbt si sono possono contare su meno dita di quelle di una mano.

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E per questo Cremona si dice "più che orgoglioso per il fatto che il cardinale abbia scelto di riceverci" e si dice convinto che "rappresenti anche un riconoscimento da parte di sua eminenza per il lavoro di promozione sociale che svolgiamo ormai da tempo nel capoluogo campano".
Il tentativo di I-Ken è quello di trovare nella Curia Napoletana un’alleata contro l’ondata di violenza contro le persone lgbt di cui Napoli più spesso che altre città è stata testimone. "Gay, lesbiche e trans riceverebbero enorme conforto da un appello del cardinale Sepe contro l’omofobia – ha dichiarato Cremona -, in un momento di isolamento e solitudine come quello attuale".

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Certo non si illude di trovare un alleato per quanto riguarda tutte le istanze di cui le persone lgbt sono portatrici. "Sicuramente avremo punti di vista diversi – precisa il presidente dell’associazione, ma non per questo gli uni devono cancellare gli altri. Condividiamo un tempo, che è quello in cui viviamo, e uno spazio, che è la città di Napoli: il nostro auspicio è che questo incontro possa rappresentare l’avvio di un percorso duraturo, dove la conoscenza e il rispetto reciproco siano un modo condiviso di relazionarsi all’interno della città". Per fugare ogni dubbio, poi, Cremona ci tiene a sottolineare che non c’è alcun intento provocatorio nell’aver chiesto un incontro e che non c’è alcun collegamento conle proteste portate avanti contro le posizioni del Vaticano che, precisa Cremona "spesso non coincidono con i principi a cui si ispira la religione cattolica". Durante il colloquio si parlerà anche di Omovies, il festival del cinema a tematica gay che siaprirà a Napoli il 29 ottobre prossimo.